Citazioni di Mario Vassalle

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I nostri torti non intendono ragione.
Le gaffe sono verità dette per sbaglio.
Solo ai mediocri non pesa la mediocrità.
Per essere liberi, bisogna essere forti.
La vera umiltà non menziona mai se stessa.
L'arroganza è l'orgoglio degli incompetenti.
La demagogia prospera dove l'ignoranza regna.
Se non si sa cosa si vuole, non si vuole nulla.
Le verità meno controverse sono quelle taciute.
Ognuno di noi ha diritto alle proprie illusioni.
Non è facile avere il coraggio di avere coraggio.
Le delusioni sono speranze che si sono sbagliate.
Se si evita un problema, si evita la sua soluzione.
La peggiore mediocrità è quella che vuole eccellere.
La vecchiaia non è una colpa, ma è come se le fosse.
Nella vita, una tragedia ridimensiona tante commedie.
Competere con i mediocri è già un segno di mediocrità.
Essere vecchi è meno triste che essere giovani invano.
Il denaro è un servo che spesso tiranneggia il padrone.
C'è della gente che è molto orgogliosa di essere umile.
È egoista non chi pensa per sé, ma chi pensa solo per sé.
L'invidia è una confessione d'inferiorità senza speranza.
È più facile nascondere i propri difetti che correggerli.
La nostra mediocrità ha il garbo di non sospettarsi nemmeno.
Pochi sono tirchi con i soldi degli altri, inclusi gli avari.
La potenza genera la sicurezza, e il suo abuso l'instabilità.
Il pericolo di pensar troppo è quello di non vivere abbastanza.
L'inconfessata ambizione delle eccezioni è di diventare regole.
La stupidità è come il passare del tempo: non risparmia nessuno.
Non esistono cose interessanti, solo cose a cui siamo interessati.
Ai molto giovani manca l'esperienza e ai molto vecchi non serve più.
Una generosità calcolata può essere peggiore di un egoismo spontaneo.
La paura ci fa spesso fare quello che non abbiamo il coraggio di fare.
Il nostro Io è il copione che dobbiamo recitare sulla scena della vita.
Si vive più intensamente con una forte passione che con mille pensieri acuti.
Qualche volta, per farsi apprezzare, bisogna mettersi discretamente da parte.
I rigori della logica non sono certo più attraenti delle incoerenze dell'amore.
La gente è più pronta a credere una bugia plausibile che una verità improbabile.
Se l'intelligenza non capisce i suoi limiti, non sarà certo la stupidità a farlo.
L'ambizione di eccellere è assai più comune del necessario merito per soddisfarla.
Possiamo perdonare le bugie ma non le verità spiacevoli che gli altri dicono di noi.
Nessuno è grato agli ostacoli, eppure lo sviluppo di ciascuno di noi deve molto a loro.
Gli aforismi sono le risposte alle domande che avremmo potuto (e talvolta dovuto) porci.
Ci sono delle persone che è male averle come nemici, ma è assai peggio averle come amici.
Qualcuno corteggia le donne non perché ne è affascinato, ma perché si sente affascinante.
In mancanza di meglio, alcuni sono orgogliosi dei propri difetti, se non dei propri sbagli.
Si cessa di imparare non quando non si ottengono risposte, ma quando non abbiamo più domande.
Le illusioni nascono dalla speranza che la realtà sia così gentile da conformarsi a nostri desideri.
L'ignoranza è facilmente sorpresa da quello che non sa, ma non necessariamente imbarazzata dalla sua ignoranza.
La mancanza di sensibilità ha qualche vantaggio: non si vede la bellezza, ma, in compenso, non si è disturbati dalla bruttezza.
Bisogna avere fede sia per credere che per non credere. Si crede in quello che non si vede e non si crede nonostante quello che si vede.
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