Ognuno ha bisogno di essere gradito al maggior numero possibile di altre persone, ma è impossibile essere graditi da coloro che non gradiamo. Per questo molti gradiscono a priori, e perciò evitano di giudicare, qualsiasi essere umano.
Mi pare che i giovani siano talmente assuefatti alla musica, che se non la sentono per più di cinque minuti vanno in crisi di astinenza, qualsiasi cosa stiano facendo. Anche quando studiano devono sentire musica. Perfino quando sentono una lezione o una conferenza hanno bisogno di una colonna sonora musicale.
I filosofi sono tutti arroganti per definizione, perché pretendono di conoscere il vero, il buono e il bello meglio dei non filosofi e di quei filosofi che la pensano diversamente da loro. Ciononostante, aspiro ad essere un filosofo.
Cosa desidero dagli altri? Cosa offro agli altri? Ognuno dovrebbe ogni tanto fare a se stesso queste domande, cercando di rispondere nel modo più sincero, coraggioso, spregiudicato, indiscreto e realistico possibile, anche se politicamente scorretto. Perché le risposte a queste domande costituiscono il nucleo della mentalità di ogni persona.
Ritenere vere affermazioni contraddittorie danneggia la mente in quanto inibisce il funzionamento di quelle sue parti che rivelerebbero le contraddizioni stesse. In altre parole, le credenze contraddittorie riducono l'intelligenza. È il caso di molte credenze religiose e superstiziose.
Chi ha stabilito che l'uomo ha più diritti di una cane, di un elefante, di una formica? Non certo Dio, né la natura, ma l'uomo, e lo ha fatto per favorire i propri interessi.
Molti non sono disposti a rinunciare alla religione che è stata loro inculcata malgrado le sue assurdità, perché non sanno come sostituirla come fondamento etico.