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Contrariamente a quello che ha detto un persoaggio di Dostoevskij, la bellezza non salverà il mondo. Infatti da sempre la bellezza è stata usata come strumento di potere e di manipolazione dell'uomo sull'uomo.
Per capire certi comportamenti umani per noi incomprensibili o repellenti, forse è sufficiente questo semplice esperimento mentale: immaginare di avere un pulsante premendo il quale per un certo tempo vengono inibiti il proprio senso critico e la propria capacità di rilevare incoerenze logiche, e premere tale pulsante ogni volta che non capiamo il comportamento di una o più persone o ne siamo disgustati.
Esprimere le proprie idee è sempre pericoloso, perché chi la pensa diversamente si sentirà minacciato dalla nostra visione del mondo e ci vedrà come un nemico.
Un ingrediente indispensabile della felicità e l'accordo tra la propria coscienza e il proprio inconscio.
L'uomo tende naturalmente a disapprovare e a disprezzare, consciamente o inconsciamente, chi non condivide i suoi gusti o le sue opinioni.
Si discute per condivdere idee già condivise o per difendere o combattere idee non condivise.
L'amore è sempre condizionato, consciamente o inconsciamente, dato che non è casuale. Lo stesso vale per l'amicizia, la simpatia, e ogni altro sentimento. Infatti i sentimenti non sono casuali, ma condizionati da certe situazioni, sia esterne che interne al soggetto.
Per chi medita di suicidarsi, il riscaldamento globale è insignificante.
Si fa presto a dire «sii te stesso». Ma se quel te stesso è troppo diverso dagli altri, tanto che quelli non sono in grado di capirlo, e lo disapprovano perché lo fraintendono, allora, se non vuoi restare solo, devi nascondere agli altri ciò che sei veramente, e dire e fare solo cose che gli altri possono capire e approvare.
Quanto più una persona è considerata libera, cioè dotata di libero arbitrio, tanto più essa può essere oggetto di giudizio morale. Infatti la negazione dell'esistenza del libero arbitrio induce alla tolleranza, alla comprensione, e alla compassione.
Per piacere a una persona devi approvarla, aiutarla, compiacerla, amarla, o affascinarla.
La coscienza farebbe bene a rispettare l'inconscio.
Ogni umano detesta e teme coloro che rivelano, direttamente o indirettamente, le sue inferiorità.
Ogni idea di una persona è contestualizzata nella visione del mondo della persona stessa, la quale dà alle parole che usa per esprimere la sua idee un significato soggettivo, che dipende anch'esso dalla propria visione del mondo. Ne consegue che due persone con visioni del mondo molto diverse faticano a comprendere le idee l'una dell'altra, e raramente vi riescono.
Capire è mettere in relazione le cose sapute.
Per essere felici è importante avere ruoli, posizioni gerarchiche, poteri e valore personale adatti a sé, e riconosciuti e accettati da un numero di persone sufficientemente grande.
Ogni organismo deve essere trattato come un tutto; in altre parole, un organismo non è una somma algebrica, una funzione lineare dei suoi elementi, ma sempre qualcosa di più. Sembra che attualmente non ci si renda conto che questa semplice e innocente affermazione comporta una completa revisione strutturale del nostro linguaggio...
Non esiste una definizione scientifica, né oggettiva, del concetto di felicità. Ognuno la definisce a suo modo. Siamo solo d'accordo, forse, che sia qualcosa di desiderabile e di desiderato.
Verrà il giorno (per alcuni è già venuto) che non sapremo distinguere gli umani dai robot.
La felità è una continua sfida, continuamente, e mai definitivamente, vinta.
Ogni umano ha un certo potere, più o meno grande, su altri, anche per il solo fatto che può accusarli di atti illegali o immorali, costringendo gli accusati a difendersi.
La felicità richiede coraggio.
Un fatto può essere più o meno reale o immaginario, e a volte è difficile stabilire quanto siano reali o immaginari i fatti che producono certe percezioni e certe sensazioni più o meno piacevoli o dolorose.
Io suppongo che se in un dialogo fossero consentite solo domande e risposte, e vietate affermazioni che non siano risposte pertinenti a domande dell'interlocutore, il dialogo sarebbe altamente produttivo, sia qualitativamente che quantitativamente.
Ci sono discorsi che imbrogliano e discorsi che sbrogliano, discorsi che confondono e discorsi che distinguono, discorsi che oscurano e discorsi che chiariscono, discorsi che mistificano e discorsi che demistificano.
La grande popolarità della narrativa romantica è dovuto al fatto che, nella maggior parte delle relazioni di coppia, non c'è il tipo di amore narrato nei romanzi.
Soffro e godo, dunque sono.
I sogni sono involontari.
L' uomo ha una doppia vita: una nella realtà e una nell'immaginazione.
La felicità consiste nel soddisfare dei bisogni e nel risolvere con successo dei problemi.
Certe persone non capiscono ciò che sanno.
L'uomo è soggetto oggetto di valutazione.
La psicoanalisi delle interazioni sociali indaga ciò che avviene nell'inconscio quando si interagisce con gli altri, e che viene negato, dissimulato o mistificato dalla coscienza perché considerato immorale.
È infantile esortare la gente ad essere onesta e giusta per andare in paradiso ed evitare l'inferno dopo la morte. Ci sono motivi ben più seri e razionali su cui basare una morale.
Il potere consiste in capacità, libertà, e potenza.
Ognuno umano ha certi desideri, più o meno consci, relativamente ad altri umani, e cerca di realizzarli consciamente o inconsciamente usando i mezzi di cui dispone. Di ogni persona dovremmo dunque chiederci: cosa desidera che io faccia, che io creda, che io pensi e che io senta?
Se uno desidera qualcosa, fa tutto ciò che è libero di fare e che è capace di fare, ovvero che ha il potere di fare, per ottenerla. Questo vale anche per i desideri riguardanti il comportamento altrui.
Dev'esserci qualcuno che continua a spostare la soglia del ridicolo.
L'uomo desidera sempre più potere perché più ha potere, maggiori e più efficaci sono i propri poteri sugli altri, da usare al momento opportuno per soddisfare i propri bisogni e i propri desideri. Il potere è infatti la capacità di influenzare o controllare altre persone.
Il passato non è passato.
L'uomo è soggetto e oggetto di potere.
L'io e l'inconscio competono per il controllo del pensiero.
Il nazismo in Germania è stato una metastasi di un tumore che era in Italia.
Pensare consiste nell'immaginare storie più o meno realistiche e più o meno piacevoli.
Vorrei morire pensando ad altro.
La salute mentale richiede una visione del mondo coerente, cioè senza contraddizioni logiche. Infatti il malato mentale ha diverse visioni del mondo tra loro incompatibili e inconciliabili, che danno luogo a diverse personalità in conflitto tra loro. Tale conflitto è paralizzante e consuma inutilmente energia mentale.
L'amore non è un dovere, né un diritto, dato che non è volontario.
Tutto ciò che avviene è naturale e ha senso, anche se appare innaturale e insensato.
Saggezza è pensare la cosa giusta al momento giusto.
Chi cerca di piacere agli altri rischia di sottomettersi ad essi. Io vorrei piacere agli altri dominandoli.
I sentimenti consistono in attrazioni e repulsioni, cioè previsioni di piaceri o di dolori.
Il senso della giustizia fa sentire in colpa i più fortunati.
Una causa di infelicità è il non essere la persona che si vorrebbe essere. Ma perché un essere umano vorrebbe essere diverso da ciò che è? Forse perché si illude che se fosse diverso (nel senso di una certa diversità) gli altri lo rispetterebbero o lo amerebbero maggiormente.
Ognuno di noi costruisce una narrazione di se stesso dignitosa, cioè accettabile dagli altri, e vive cercando di essere coerente con tale narrazione.
La coscienza è lenta, unidirezionale, seriale, riflessiva, poco efficiente; l'inconscio è invece veloce, multidirezionale, parallelo (multitasking), automatico, e, in assenza di conflitti interiori, molto efficiente. Ciò che si apprende a fatica con la coscienza viene applicato efficientemente e senza sforzo solo quando diventa inconscio, cioè automatico. Questo vale sia per le interazioni sociali, sia per l'uso di strumenti, come suonare il pianoforte, dove ogni dito si muove automaticamente, indipendentemente dagli altri.
La mente fa progetti mentre il corpo vive alla giornata.
Alla domanda se una certa asserzione sia vera, la logica semplice risponde con un sì o con un no, mentre la logica complessa risponde: "a volte sì e a volte no, e in una certa misura che dipende da ...". Certe persone capiscono solo la logica semplice.
L'io è solo, gli altri sono raggruppati.
Potere e volere si influenzano reciprocamente.
Le falsità si dividono in inganni e illusioni.
La vita è un continuo processo di riproduzione, cioè di copia, sia in senso genetico che interattivo. Infatti la mente non fa che riprodurre modelli di comportamento appresi, con piccole variazioni.
Siamo servi dei nostri desideri e delle nostre paure. Tuttavia senza di essi e senza di esse saremmo morti. Perciò abbiamo paura di non avere, e desideriamo avere, gli uni e le altre.
Una festa, oltre che costituire un rito di comune appartenenza ad una certa comunità, è un'occasione programmata che permette ad una grande quantità di persone di incontrarsi tutte insieme, simultaneamente. Da questo tipo di incontro di gruppo possono scaturire nuovi rapporti sociali, nuove amicizie e nuove relazioni amorose, possibilità che rende le feste generalmente gradite e desiderabili.
Se non posso essere un buon condottiero, voglio essere un buon seguace.
L'arte è un oggetto di condivisione.
Il grande limite della coscienza consiste nel fatto che si può essere coscienti di pochissime cose alla volta, mentre la realtà è determinata da una enorme quantità di fattori che agiscono simultaneamente, la maggior parte dei quali non è percepibile dalla coscienza stessa.
I discorsi umani oscillano tra «anche io» e «io no».
Trovo noiosi i discorsi che danno per scontati certi valori. Per me nessun valore è scontato, e lo stesso concetto di valore è problematico.
L'esistenza di confini politici tra diversi paesi dimostra la tendenza dell'uomo al possesso sovrano, cioè esclusivo, di territori. Infatti due stati sovrani soddisfano il desiderio di sovranità di due persone anziché di una sola. Presumo che, consciamente o inconsciamente, ogni umano vorrebbe essere sovrano del territorio più grande possibile.
Se la società è malvagia, ciò è dovuto al fatto che l'uomo è generalmente malvagio. Forse non siamo tutti egualmente malvagi, ma chi può stabilire il diverso grado di malvagità di ciascuno di noi?
A volte noi umani diamo un senso in ciò che non ha senso, non diamo un senso in ciò che ha una senso, e diamo un senso diverso da quello vero a ciò che ha un senso.
Siamo comandati da ciò che ci attrae e da ciò che ci repelle.
Quando due persone s'incontrano, i loro inconsci calcolano ciò che esse condividono e ciò che esse non condividono, cosa possono condividere e cosa non posono condividere. I risultati di questo calcolo determinano le possibiltà di cooperazione tra le due persone.
Molti media, assecondando i desideri del pubblico, spiegano ciò che la gente fa, ma non perché lo fa, né se ciò che fa sia giusto, né se sia migliorabile.
Agli umani piace parlare male di altri umani. Li fa sentire migliori.
Non si può avere empatia verso tutti gli altri esseri viventi, ma solo verso alcuni di essi, quelli più vicini nello spazio e nel tempo, e quelli più rappresentativi.
Chiese, stadi, musei, sono luoghi di condivisione.
Certo pensieri tendono a ripetersi finché non sono scritti. Infatti la scrittura è anche un modo per generare pensieri nuovi.
Il conformista teme di avere idee diverse da quelle altrui, e che gli altri abbiano idee diverse dalle proprie.
Libertà e giustizia sono inversamente proporzionali.
La libertà è imprevedibile.
Se io morissi oggi, quante persone vivrebbero da domani una vita più felice, quante una vita meno felice? Ecco una domanda che dovremmo farci ogni tanto per fare il punto sulla nostra utilità per gli altri.
Se è vero che l'uomo è un animale sociale, esso ha una profonda paura (conscia o inconscia) di essere escluso dalla società. Infatti gran parte del suo comportamento è motivato dalla ricerca della sicurezza contro il rischio dell'esclusione sociale.
Chi è più in alto ride di chi è più in basso, e chi è più in basso odia chi è più in alto, tranne quando chi è più in alto aiuta chi è più in basso a salire.
Per me la pazzia consiste nella disconnessione dagli altri, cioè nell'incapacità di comunicare con gli altri in modo comprensibile e credibile da loro.
«Dio» è un'autorità.
Un'illusione può avere conseguenze reali.
Tra inconscio e coscienza cè competizione per l'autogoverno della persona. Di solito vince l'inconscio, semplicemente perché è il più forte e può manipolare la conscienza, mentre questa non riesce a manipolare l'inconscio.
In ogni momento decidiamo involontariamente quanto farci dirigere dalla coscienza e quanto dall'inconscio.
Prima o poi saremo tutti morti.
Il modo in cui gli altri ti trattano dipende dal modo in cui tu tratti loro.
Il modo in cui gli altri si comportano con te dipende dal modo in cui ti comporti con loro.
Gli stolti disprezzano ciò che non capiscono.
Che effetto avrà ciò che sto facendo nel modo in cui gli altri mi trattano?
Ogni racconto è una mappa in cui sono indicate cose, persone, i loro valori e il proprio valore.
Ognuno preferisce le fonti d'informazione che confermano le proprie opinioni.
L'infelicità è l'insoddisfazione prolungata di bisogni irrinunciabili.
Il vero saggio non è umile, non si sopravvaluta, ma nemmeno si sottovaluta.
Qualunque cosa facciamo o pensiamo è soggetta ad un'autocensura conscia o inconscia.
L’uomo non conosce la realtà reale, ma mappe soggettive della realtà.
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