Energia e massa si organizzano generando forme a partire da leggi fisiche e chimiche che possono essere modulate da informazioni. Infatti l'informazione informa, nel senso che dà forma, quindi è formatrice.
La vita è basata su, e dipende da, una continua elaborazione e generazione di informazioni, a partire dal DNA. Per non morire (come specie) dobbiamo trasmettere una quantità di informazioni, da noi ereditate ed elaborate, a coloro che ci succederanno, e che essi a loro volta elaboreranno e trasmetteranno ad altri.
L'informazione (contenuta nel DNA e nelle strutture cerebrali) è la base della vita, del comportamento innato e del modo in cui un essere vivente elabora le sue esperienze.
L’esperienza, e cioè la continuità della coscienza, in cui perdura ciò che non è più presente, in cui l’esercizio e l’associazione creano, nel singolo, la tradizione, viene sostituita dall’informazione puntuale, slegata, sostituibile ed effimera, per cui si può già osservare che nel momento successivo è cancellata da altre informazioni.
La nostra epoca trae un sentimento di superiorità dal volume di informazioni di cui può disporre, mentre il vero elemento di giudizio deve riguardare il modo secondo cui l'uomo riesce a plasmare e padroneggiare le informazioni che ha.
Una certa forma o configurazione costituisce un'informazione solo se c'è qualche apparato biologico o meccanico per cui essa ha un certo significato come dato o comando.
Una volta si sapeva da dove venivano le informazioni. Oggi, con internet, molto meno. Potrebbero venire dal nostro vicino di casa psicopatico e non lo sappiamo. Oggi siamo tutti autori ed editori, dal momento che non costa nulla.
Sentimenti, emozioni, bisogni, desideri, volontà, sono causati da informazioni generate elettricamente e chimicamente da certi organi del corpo secondo certe informazioni e certe logiche, e generano a loro volta informazioni dirette ad altri organi capaci di decifrarle e di agire secondo le loro sintassi.