Citazioni su Moralità

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Nelle religioni le colpe verso Dio prevalgono sulle colpe verso gli uomini. Nell'ateismo contano solo le colpe verso gli uomini.
 
L'esistenza di confini politici tra diversi paesi dimostra la tendenza dell'uomo al possesso sovrano, cioè esclusivo, di territori. Infatti due stati sovrani soddisfano il desiderio di sovranità di due persone anziché di una sola. Presumo che, consciamente o inconsciamente, ogni umano vorrebbe essere sovrano del territorio più grande possibile.
 
L'essere umano buono è anche intelligente, quello cattivo è, in più, imbecille. Le doti morali non possono essere separate da quelle intellettuali.
 
Tutto quanto oggi noi chiamiamo immorale, è stato, in un tempo qualsiasi e in un luogo qualsiasi, morale.
 
Come poter vedere in un tumore infantile o in un terremoto, magari proprio il famoso terremoto di Lisbona del 1755, l'operare della provvidenza divina?
 
E non vuoi capire che la tua coscienza significa appunto "gli altri dentro te".
 
Il vero pudore è nascondere ciò che non è bello far vedere.
 
La moralità è ciò che, pur senza essere osceno, offende grossolanamente il mio senso del pudore.
 
Fai agli altri quello che farebbero a te.
 
Dove la moralità è troppo forte, l'intelletto perisce.
 
Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità.
 
L’amore deve generare pensieri. Nel linguaggio dell’ordine sociale la donna dice: «Che penserà di me!».
 
È morale ciò che ti fa sentir bene dopo che l'hai fatto, è immorale ciò che invece ti fa sentire male.
 
Sarebbe ora che i bambini illuminassero i genitori sui misteri della vita sessuale.
 
L’ideale della verginità è l’ideale di quelli che vogliono sverginare.
 
Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa: è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.
 
L’uomo […] non è interamente colpevole, perché non ha dato inizio alla storia; né è del tutto innocente poiché la continua.
 
Il moralista dice di no agli altri, l'individuo morale solo a se stesso.
 
L'uomo è stato destinato alla società. La sua moralità, perciò, doveva essere plasmata su questo oggetto. Egli è stato dotato di un senso del giusto e dello sbagliato relativi solamente a questo oggetto. Questo senso fa parte della sua natura come il senso dell'udito, della vista, della sensibilità; è il vero fondamento della moralità (...). il senso morale, o coscienza, è parte integrante dell'uomo come lo sono le sue braccia e le sue gambe. È stato donato a tutti gli esseri umani con una gradazione più o meno forte, così come la forza delle membra è distribuita con una gradazione maggiore o minore. Si può forse rafforzare con l'esercizio, come lo possono fare altre parti del corpo umano.
 
Se è vero che l'esempio vien dall'alto, mettiamoci in salvo prima di esserne travolti.
 
Il fine giustifica i mezzi.
 
Il salto morale è molto più pericoloso del salto mortale.
 
La maggiore felicità per il maggior numero di persone è il fondamento della morale e della legge.
 
Non si può dire che un'atmosfera di alta moralità sia molto propizia alla salute, o alla felicità.
 
L’erotismo è superamento di ostacoli. L’ostacolo più seducente e più popolare è la morale.
 
In molti ambienti, a essere prese di mira, sono di solito le brave persone perché sono viste come una minaccia, perché si teme il giudizio morale della loro onestà, perché non sono in linea con i metodi usati per ottenere profitto negli affari, e diventano pericolose soprattutto quando fanno notare che certe cose non si fanno.
 
Se la società è malvagia, ciò è dovuto al fatto che l'uomo è generalmente malvagio. Forse non siamo tutti egualmente malvagi, ma chi può stabilire il diverso grado di malvagità di ciascuno di noi?
 
Non esistono fenomeni "morali", ma solo interpretazioni "morali" dei fenomeni.
 
La parte preparatoria dei rimorsi, di solito, è abbastanza piacevole.
 
Si diventa morali non appena si è infelici.
 
Non si fa politica con la morale, ma nemmeno senza.
 
L'uomo può soltanto proporsi di diminuire aritmeticamente il dolore nel mondo.
 
La misura c’insegna che occorre ad ogni morale una parte di realismo: la virtù pura è omicida; e che occorre una parte di morale ad ogni realismo: il cinismo è omicida.
 
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