Quotes on Values and evaluations

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Ci sono cose che per me non hanno alcun valore, o hanno un valore negativo, mentre per altri hanno un valore positivo, e viceversa. Questo fatto mi disturba.
Non esistono valori assoluti. Il valore di una cosa è sempre relativo a qualche fine, ovvero varia a seconda del fine considerato.
L'inchino che si fa ai nani deve essere molto basso. 
Non esistono valori, ma valutazioni.
La qualità della relazione tra due persone dipende soprattutto dalla concordanza e dalla compatibilità del valore che essi attribuiscono alle varie cose.
Il valore di un'entità conoscibile dipende dallo schema mentale in cui essa viene collocata. In tal senso ogni valore è relativo.
Non c'è nulla che sia sempre e comunque buono. In ogni situazione il valore di ciascuna cosa dipende dalla situazione stessa. Insomma, ogni valore è relativo.
Molti non sanno distinguere il valore dal prestigio, nel senso che attribuiscono valore solo a ciò che è prestigioso, cioè solo a ciò a cui molti altri attribuiscono valore.
Quanto valgo io per X? Quanto vale X per me? In cosa consiste il mio valore per X? In cosa consiste il valore di X per me?
In quanto umani, non siamo chiamati a scegliere tra dionisiaco e apollineo, né tra estetica ed etica, ma a conciliare questi modi di vivere.
Sublime è quell'oggetto nella cui rappresentazione la nostra natura sensibile riconosce i propri limiti, mentre la nostra natura razionale avverte la propria superiorità, la propria libertà da ogni limite; un oggetto dunque contro cui soccombiamo fisicamente, ma su cui ci eleviamo moralmente, vale a dire in virtù delle idee.
La maggior parte delle cose hanno valore solo in quanto soddisfano i bisogni generati dall'opinione. L'opinione sui nostri bisogni può mutare, dunque può cambiare anche l'utilità delle cose, la quale non esprime se non un rapporto fra esse e i nostri bisogni.
Gli altri mi valutano non per ciò che io sono per me, ma per ciò che io sono per loro.
La vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e convenienza bensì tutte quelle volte in cui affronta le controversie e le sfide.
Ciò che si cerca negli oggetti di valore non è un godimento immediato: essi servono da tramite col prossimo; il loro prestigio deriva da quello di chi li valuta.
Il modo in cui siamo valutati dipende dal modo in cui valutiamo, e viceversa.
Kant sbagliava dicendo che l'uomo non deve essere un mezzo, ma solo un fine. Infatti gli umani sono interdipendenti e hanno bisogno gli uni degli altri per soddisfare i loro bisogni ed essere felici. In altre parole, gli altri sono i principali mezzi per la sopravvivenza e il benessere degli uni.
Non nelle parole, non nel pensiero vedo la sua grandezza, ma nella vita e nell'azione.
Giudicare, criticare, amare odiare, apprezzare, disprezzare, sono forme di valutazione.
A valuta se stesso e B in funzione di come B valuta A.
Sacro è ciò a cui si attribuisce un valore assoluto e indiscutibile.
Studiare i valori è anche un modo per valorizzare se stessi.
Il significato e il valore di qualsiasi cosa non sono intrinseci alla cosa, ma dati dal suo contesto. Infatti cambiando contesto cambiano il significato e il valore.
È in tempi di crisi che si misura il valore delle persone.
Bisogna veramente che l'uomo muoia, perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
In senso assoluto ogni cosa o persona è ugualmente importante o ugualmente non importante. In senso relativo una certa cosa o persona può essere più o meno importante relativamente a un certo scopo. È perciò importante sapere distinguere l'ambito dell'assoluto da quello del relativo. In realtà tutto ciò che un essere umano può conoscere è relativo. Pertanto ogni importanza apprezzabile da un essere umano è relativa.
Ogni libro, esplicitamente o implicitamente, valorizza certe cose e certe persone, e ne svaluta altre. Di conseguenza, anche il lettore viene indirettamente valorizzato o svalutato dal libro. Questo fatto è importante nella scelta e nella motivazione del lettore a leggere certi libri piuttosto che altri.
Ogni umano è motivato ad appartenere a cose di valore e a possedere cose di valore, secondo i valori tipici delle comunità a cui appartiene o a cui vorrebbe appartenere.
L'uomo valuta gli altri e le cose in funzione di come si sente valutato.
Il valore che attribuiamo ad una cosa dipende dal valore che attribuiamo alla struttura alla quale quella cosa appartiene nella nostra visione del mondo.
L'autostima si deve meritare.
Il valore di un essere umano è sempre relativo e comparativo. Infatti occorre chiedersi: valore per chi? Che rapporto c'è tra il valore di una certa persona e quello di altre persone? Sono uguali o diversi qualitativamente e quantitativamente?
Chi attribuisce un valore a qualcosa o a qualcuno, attribuisce almeno in parte un valore anche a se stesso in quanto arbitro e valorizzatore.
Il valore delle cose si misura dai sacrifici necessari per ottenerle.
Quanto vale un essere umano? Il valore che gli altri gli attribuiscono.
Certi comportamenti sono valutati come leciti in certi contesti, e come illeciti in altri contesti. Insomma, il contesto è più importante del comportamento, in quanto ne definisce il valore.
Nessuna cosa è buona o cattiva in sé. Infatti il valore di una cosa è relativo ai vantaggi e agli svantaggi che essa reca a coloro che ne fanno uso, che la possiedono o che ad essa appartengono.
Le cose che un umano possiede (beni materiali e spirituali) hanno un valore intrinseco (personale) e un valore di mercato, entrambi variabili. La loro variabilità è causa di ansia.
Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori. 
Ognuno valuta ogni altro.
Misurare la qualità è molto più difficile che misurare la quantità.
Metavalutazione: valutazione di una valutazione.
La qualità delle interazioni tra due persone dipende molto dalla qualità e dalla misura delle rispettive valutazioni di cose e persone, cioè da quanto tali valutazioni sono concordanti o discordanti.
In cosa pensi di essere superiore alla media? In cosa inferiore? Non dirlo, pensalo soltanto, perché dalla risposta dipende gran parte del tuo carattere e del tuo comportamento.
Il senso del mondo dev'essere fuori di esso. Nel mondo tutto è come è, e tutto avviene come avviene; non v'è in esso alcun valore ? né, se vi fosse, avrebbe un valore. Se un valore che ha valore v'è, dev'esser fuori d'ogni avvenire ed essere-cosí. Infatti ogni avvenire ed essere-cosí è accidentale. Ciò che li rende non-accidentali non può essere nel mondo, ché altrimenti sarebbe, a sua volta, accidentale. Dev'essere fuori del mondo.
L'understatement è l'arte di non fare pesare le proprie doti, il proprio valore, le proprie superiorità.
Due persone possono avere valori concordanti, indifferenti e contrastanti. Dal grado di concordanza / contrasto dei valori perseguiti dalle persone dipende il tipo di relazione e la qualità delle interazioni tra le persone stesse.
Per la persona depressa nulla ha valore.
Vedere una foto o uno spettacolo e chiedersi: quali valori? Per chi?
Ci sono alcuni che fanno gran caso di quello che importa ben poco, e poco caso di quel che vale molto.
La cooperazione tra persone è condizionata dalla condivisione di valori, cioè di opinioni su cosa sia più desiderabile e cosa meno desiderabile.
Ogni volta che una persona ne incontra un'altra, ciascuna di esse si sottopone alla valutazione e al giudizio dell'altra.
Valutare equivale a misurare, e misurare implica il confronto di una grandezza con una unità di misura. È infatti impossibile valutare qualcosa o qualcuno senza confrontarlo con un modello di riferimento. Ogni valutazione è dunque relativa ad un modello. Cambiando il modello, cambia la valutazione.
I miei valori e il mio valore sono interconnessi.
Ognuno è soggetto e oggetto di valutazioni.
Ogni nostro oggetto potrebbe essere condiviso o scambiato con qualcuno, e il suo valore sociale coincide con il suo potenziale di condivisibilità, al pari di una moneta, che vale nella misura in cui è riconosciuta e accettata come titolo di credito.
Allontanarsi dal mondo, restare sconosciuti e non avere rimpianti: a questo può arrivare solo l'uomo superiore.
Valere e saper mostrare di valere significa valere due volte: ciò che non si vede è come se non ci fosse.
Tutti i valori sono negoziabili e negoziati (consciamente o inconsciamente).
Tutti i nostri valori hanno dei limiti. Ed è difficile tracciare questi limiti.
Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere.
Perché una persona A svaluta una persona B? Per il bene di chi? Spesso (ma non sempre) il motivo è che svalutando gli altri uno cerca di rivalutare se stesso. Sarebbe infatti terribile scoprire di valere meno della maggior parte degli altri!
Non cercare di diventare una persona di successo, ma una persona di valore. La gente cerca di ottenere dalla vita più di quanto contribuisca ad essa. Una persona di valore dà più di quanto riceve.
Un uomo vale quanto la sua parola.
Quanto valgo? Per chi? Per cosa?
Il valore di una cosa per un essere umano consiste nella capacità della cosa, di soddisfare i bisogni propri o altrui.
L'uomo dà valore a ciò che lo valorizza.
L’uomo veramente grande è colui che fa sentire grande ogni altro uomo.
Aveva i galloni nel cervello e non sulla berretta.
A mio parere non esistono valori assoluti dato che i valori dipendono dai fini e questi non sono universali. Infatti ognuno può avere fini più o meno diversi da quelli altrui. Di conseguenza, ognuno ha il diritto di ritenere i propri valori più validi di quelli altrui (rispetto ai propri fini), ma non quello di imporre i propri valori o di sanzionare quelli altrui, a meno che non contravvengano leggi stabilite democraticamente. Riassumendo, dobbiamo considerare innanzitutto i fini, poi i valori come strategie per raggiungere i primi. Perciò prima di discutere di valori occorre discutere di fini. Tuttavia molti non sanno distinguere tra valori e fini.
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