Tutto cià che un umano fa, pensa e dice è raramente creativo. Infatti consiste quasi sempre nella riproduzione, più o meno precisa, di qualche modello comportamentale e cognitivo appreso da altri o sviluppato in un lontano passato a partire dalle proprie esperienze.
È necessaria tutta una vita per riconoscere con quale oggettiva realtà si comportino gli oggetti, e con quale umana soggettività si comportino gli uomini.
Una delle principali chiavi di comprensione del comportamento umano è costituita dai modelli socioculturali, che ogni individuo è obbligato ad apprendere, a scegliere, e a usare nelle interazioni sociali.
Ogni cosa che facciamo o che esprimiamo in ambito sociale serve anche, o soltanto, a indurre negli altri (e nell’Altro generalizzato che è dentro il nostro sé) una certa immagine desiderabile di noi stessi in quanto appartenenti a certe comunità, a certe categorie e a certi livelli gerarchici.
Qualunque comportamento di qualunque essere umano è soggetto ai giudizi e alle reazioni (favorevoli o sfavorevoli) da parte degli altri. Di questo fatto si occupano e si preoccupano le nostre menti consce e inconsce.
Il bisogno di socializzare, e il piacere connesso con la sua soddisfazione, possono spiegare la maggior parte dei comportamenti umani, meglio delle spiegazioni fornite dagli interessati, che sono per lo più false e/o inconsistenti.
Il comportamento di un sistema dipende dal comportamento di ogni sua parte. Il comportamento di una parte di un sistema dipende dal comportamento delle altre parti e dell’insieme.
I comportamenti degli esseri umani e di molti altri esseri viventi si influenzano reciprocamente in una certa misura. Dunque il mio comportamento influenza, in una certa misura, il comportamento di coloro che interagiscono con me, e di conseguenza, le interazioni tra me e gli altri. È perciò importante conoscere i modi in cui, e i mezzi con cui, possiamo influenzare i comportamenti altrui.
Ogni cosa che facciamo serve a soddisfare uno o più bisogni. Dovremmo perciò chiederci: quali bisogni stiamo cercando di soddisfare facendo ciò che stiamo facendo?
Tutto ciò che facciamo, lo facciamo per ottenere certi risultati, anche se non siamo consapevoli dei risultati che cerchiamo di ottenere. Perciò non sappiamo quanto essi siano realistici, utili, gradevoli o sgradevoli.
Metacomportamento è il comportamento che consiste nel riflettere e nell’interrogarsi sul proprio comportamento (specialmente nei confronti degli altri umani), e nel cercare modi per migliorarlo nel senso di una maggiore soddisfazione dei bisogni propri e altrui.
Il comportamento di un essere vivente dipende dal comportamento dei propri organi, dai loro bisogni e dalla loro percezione della realtà esterna e di quella interna. L'io cosciente è uno di tali organi ed è (o dovrebbe essere) al servizio di tutti gli altri.
La differenza tra un romanzo psicologico e uno non psicologico, è che nel primo l'autore descrive le azioni dei personaggi cercando di spiegare perché esse vengono compiute, cioè in base a quali logiche, a quali programmi. Nel secondo l'autore non fornisce spiegazioni sul comportamento dei personaggi oltre a quelle fornite dai personaggi stessi.