Citazioni di Carlo Rovelli

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Il mondo è fatto di eventi, non di cose.
 
Lo spaziotempo è il campo gravitazionale.
 
Il luogo di una cosa è ciò che sta intorno a quella cosa.
 
Forse l'emozione del tempo è precisamente ciò che per noi è il tempo.
 
Il tempo è la misura del cambiamento: se nulla cambia, non c'è tempo.
 
... siamo il riflesso dell'idea di noi che cogliamo nei nostri simili.
 
Siamo processi, accadimenti, compositi e limitati nello spazio e nel tempo.
 
Siamo memoria. Siamo nostalgia. Siamo anelito verso un futuro che non verrà.
 
È la memoria che salda i processi sparpagliati nel tempo di cui siamo costituiti.
 
Il nostro presente pullula di tracce del nostro passato. Noi siamo "storie" per noi stessi.
 
... il nostro pensiero non è solo preda della sua debolezza, lo è ancor più della sua stessa grammatica.
 
... il mistero del tempo si interseca con il mistero della nostra identità personale, con il mistero della coscienza.
 
In larga misura, il cervello è un meccanismo che raccoglie memoria dl passato per usarla continuamente per predire il futuro.
 
Ciascuno di noi è un processo complesso che riflette il mondo e ne elabora le informazioni in maniera strettamente integrata.
 
Noi siamo per noi stessi in larga misura quello che vediamo e abbiamo visto di noi specchiato nei nostri amici, amori e nemici.
 
L'esperienza di pensarsi come soggetto non è un'esperienza primaria: è una complessa deduzione culturale, a valle di molti pensieri.
 
Quando non riusciamo a formulare un problema con precisione, spesso non è perché il problema sia profondo: è perché è un falso problema.
 
Il mondo è come un insieme di punti di vista in relazione gli uni con gli altri; "il mondo visto dal di fuori" è un nonsenso, perché non c'è un "fuori" dal mondo.
 
La possibilità di prevedere qualcosa del futuro migliora ovviamente le chance di sopravvivenza e quindi l'evoluzione ha selezionato queste strutture neurali, e noi ne siamo il risultato.
 
Ciascuno di noi è unitario perché riflette il mondo, perché ci siamo formati un'immagine di entità unitarie interagendo con i nostri simili, e perché è una prospettiva sul mondo unificata dalla memoria.
 
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