Citazioni di Gesualdo Bufalino

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Com'è difficile, Dio.
Dio, gigantesco eufemismo.
Vivere in incognito, come Dio.
Pregare, altro vizio solitario.
Meno credo in Dio più ne parlo.
I suicidi sono degli impazienti.
Biografia. Nacque, omissis, morì.
La morte: un esilio? un rimpatrio?
Ognuno sogna i sogni che si merita.
Il benessere ha corrotto l'umanità.
Un pene innamorato è spesso balbuziente.
I vincitori non sanno quello che perdono.
Tutti al mondo sono poeti, perfino i poeti.
La felicità esiste. Ne ho sentito parlare.
Una passione è il totale di due malintesi.
Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole.
Se Dio esiste chi è? Se non esiste, chi siamo?
La mia incompetenza a vivere sfiora il sublime.
Un tu precoce toglie il gusto di guadagnarselo.
Diffidate degli ottimisti sono la claque di Dio.
Diffidate degli ottimisti, sono la claque di Dio.
I pregiudizi han più sugo, talvolta, dei giudizi.
Due infelicità sommate possono fare una felicità
I sogni: lavoro nero, ma non pagato, della ragione.
Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.
In un mondo d'arrivisti buona regola è non partire.
Dovetti scegliere tra morte e stupidità. Sopravvissi.
Chi scrive per il suo tempo, disperi di sopravvivergli.
Non il sonno ma l'insonnia della ragione genera mostri.
Come si fa ad amarsi vivendo con se stessi 24 ore su 24?
Uno dei miei pochi piaceri: dispiacere a chi non mi piace.
Innamorarsi è un lusso, chi non può permetterselo finge.
Certi poeti odierni fanno pensare a ragni ubriacati con LSD.
Se volete saper di più su di voi, origliate dietro le porte.
Uno sciocco che tace è la creatura più adorabile del mondo.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
Non ho certezze; la certezza è nemica invidiosa della verità.
Tale è la forza dell'abitudine che ci si abitua perfino a vivere.
Irresponsabile della mia nascita, ho un alibi di ferro: non c'ero.
Ricordiamo a lungo chi abbiamo amato, meno a lungo chi ci ha amato.
Essere non comporta necessariamente l'esistere: Dio non esiste ma è.
Come ogni brutto sono sempre stato oggetto di passioni disinteressate.
Così maldestro mi aggiro tra gli uomini che rischio di apparire sospetto.
L'amore, nella maggior parte dei casi, è soltanto un prestito con cauzione.
Un grande scrittore è di solito meno intelligente di tanti scrittori minori.
Sociologo è colui che va alla partita di calcio per guardare gli spettatori.
Pochi si rendono conto che la loro morte coinciderà con la fine dell'universo.
Occorrerebbe per la penna, come si usa per ogni micidiale strumento, il porto d'armi.
Un'idea annaffiata del sangue dei martiri non è detto che sia meno stupida di un'altra.
Un'idea innaffiata dal sangue dei martiri non è detto che sia meno stupida di un'altra.
Conviene, a chi nasce, molta oculatezza nella scelta del luogo, dell'anno, dei genitori.
Con le donne accade due volte di non saper cosa dire: all'inizio e alla fine di un amore.
Vi sono due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente.
Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.
È proprio dell'aforisma enunciare verità che sembrano menzogne e menzogne che sembrano verità.
Ai miei tempi invitare al ballo una donna era come scendere alla stazione in una città sconosciuta.
Talvolta amare è solo vanità di amare. Nessuno si rassegna all'idea che agli altri succeda e a lui no.
La morte naturale non esiste: ogni morte è un assassinio. E se non si urla, vuol dire che si acconsente.
Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perché.
L'amore: un sentimento inventato. Ciò che conta è il gioco della seduzione, il rituale di piacere a qualcuno.
In alternativa al suicidio, che esige qualche virtù manuale e morale di difficile uso, ammutinarsi contro la vita.
Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi prendere dal panico: è questione di un attimo e passa.
Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'eternità se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni.
Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com'è difficile scegliere!
Qualunque cosa faccia, dovunque vada, un pensiero mi conforta: sono un uomo involontario, dunque sono un uomo innocente.
Mi è impossibile amare una donna che non mi ami. Potrei esserle amico, ma niente di più. Ogni donna che non mi ama è un uomo.
Non vedo perché sia legittimo amare insieme Cimarosa, Bach e Strawinski, e sia da fedifraghi amare a un tempo Carolina, Claudia e Maria.
A frenarmi dall'ammazzare qualcuno sarebbe, prima d'ogni remora morale, l'inettitudine. Quanto a me, volessi anche ammazzarmi, mi servirebbe un liberto.
Sono (presumo d’essere) onesto. Si rischia qualcosa, di questi tempi. Oggi l’onestà è una dote losca, più assai dell’intelligenza. Abituarsi a nascondere entrambe.
Abituarsi a guardare la vita come una cosa d'altri, rubata per scherzo, da restituire domani. Convincersi ch'è uno sbaraglio per temerari, che la precauzione suprema è morire...
Se una lezione ho imparato riguardo a questa cosa strana che è la vita, è che conviene viverla come se... Come se fossero reali tutte le larve che ci siamo inventate (amore, amicizia, famiglia, gloria, Dio...), di cui si maschera il niente.
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