Citazioni di Johann W. von Goethe

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In principio era l'azione.
Sono al mondo per stupirmi.
È lieto soltanto chi può dare.
È lieto soltanto chi può dare. 
Ognuno ascolta solo quello che capisce.
Nell’arte, abbastanza buono è l’ottimo.
Rido del mio cuore e faccio la sua volontà.
Anche la pazzia dovrà far sentire la sua voce.
Niente è più terribile di un'ignoranza attiva. 
Solo i deboli hanno paura di essere influenzati.
Ci sono ombre più forti dove la luce è più forte.
La soluzione di ogni problema è un altro problema.
Dove vien meno l'interesse vien meno anche la memoria.
Dove vien meno l’interesse, vien meno anche la memoria.
Il piacere e l'amore sono i cardini delle grandi azioni.
Si deve Essere qualcosa, per essere capaci di Fare qualcosa.
Se avete fiducia in voi stessi, ispirate fiducia agli altri.
Siamo tutti così limitati che crediamo sempre di aver ragione.
Conoscere se stessi? Se conoscessi me stesso, fuggirei lontano.
Colui che non sa le lingue straniere, non sa nulla della propria.
Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo.
Scrivere la storia è un modo come un altro di liberarsi del passato.
Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo. 
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.
La tecnica, alleata al cattivo gusto, è la più temibile nemica dell'arte.
L'uomo intelligente trova ridicolo quasi tutto, l'uomo sensato quasi nulla.
Nulla rivela meglio il carattere degli uomini di ciò che essi trovano ridicolo. 
Non esiste nulla di volgare che, espresso in modo spiritoso, non diventi umoristico.
Nel mondo si prende ognuno per quello che vale; ma bisogna anche che valga qualcosa.
Chi non sente amore deve imparare ad adulare, altrimenti non può cavarsela nel mondo.
Per capire che il cielo è azzurro dappertutto non è necessario fare il giro del mondo.
Non basta sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.
Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati. Occorre solo tentare di ripensarli.
Una verità ripetuta perde la sua grazia, ma un errore ripetuto è assolutamente nauseante.
Nulla ci illumina meglio sul carattere degli uomini del sapere che cosa trovano ridicolo.
Eppure le decisioni vanno prese e anche non prendere decisioni, in fondo, è una decisione.
Ci si conoscerebbe meglio reciprocamente se ciascuno non volesse sempre uguagliare l'altro.
Un grande errore è quello di credersi più di ciò che si è e stimarsi meno di ciò che si vale.
L’emergenza insegna a pregare. Per imparare andate in Italia! C’è tutta l’emergenza che volete.
Colui solo è felice e grande che per essere qualcosa non ha bisogno né di comandare né di ubbidire.
Se volete che le persone siano contente di conoscervi, dovete essere contenti voi di conoscere loro.
Il talento lo si sviluppa nella solitudine, mentre il carattere si consolida nella corrente della vita.
Non c’è via più sicura per evadere dal mondo che l’arte, ma non c’è legame più sicuro con esso che l’arte.
Ognuno nasconde qualcosa nella propria natura che, se la ostentasse in pubblico, susciterebbe riprovazione.
Chi il proprio io non sa guidare, gode di più a guidare, come superbia gli detta, la volontà del suo prossimo.
Certi libri sembrano scritti non perché leggendoli s'impari, ma perché si sappia che l'autore sapeva qualcosa.
Dobbiamo sempre provare a cambiare, a rinnovarci, cercare di ringiovanirci; altrimenti diventiamo solo più duri.
Certi libri sembrano scritti non perché leggendoli si impari, ma perché si sappia che l'autore sapeva qualche cosa.
Se volete che le persone siano contente di conoscervi, dovete essere contenti voi di conoscere loro e dimostrarglielo.
Se Dio avesse avuto intenzione di far vivere e agire gli uomini nella verità, avrebbe dovuto disporre altrimenti le cose.
Intendere presto qualcosa è una naturale proprietà della mente, ma far bene qualcosa richiede l'esercizio di tutta la vita.
Non possiamo imparare a conoscere le persone quando vengono da noi; dobbiamo noi andare da loro per vedere quello che sono.
Quale è il più felice tra gli uomini? Colui che stima i meriti degli altri e gioisce dei loro piaceri, come se fossero i propri.
L'opera d'arte può avere un effetto morale, ma richiedere ad un artista uno scopo morale significa fargli rovinare il suo lavoro.
Il pubblico esige di essere trattato come le donne, alle quali soprattutto non bisogna dire nulla che a loro non piaccia sentire.
All'uomo che contempla la bellezza, il brutto, il male rimane estraneo: la bellezza lo fa sentire in armonia con sé stesso e col mondo.
Se ti accetto per quello che sei, ti rendo peggiore. Se ti tratto come se fossi ciò che sei in grado di diventare, ti aiuto a diventarlo.
Il vero oscurantismo non consiste nell'impedire la diffusione di ciò che è vero, chiaro ed utile, ma nel mettere in circolazione ciò che è falso. 
A questo mondo l'incomprensione e la pigrizia causano più errori dell'astuzia e della malvagità. O perlomeno, queste ultime sono di certo più rare.
Perché si sente continuamente parlare male del prossimo? Tutti credono di rimetterci qualcosa di proprio se riconoscono negli altri il minimo merito.
Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole.
Gli autori più originali non lo sono perché promuovono ciò che è nuovo, bensì perché espongono ciò che hanno da dire in un modo tale che sembri che non sia mai stato detto prima.
Io pure navigo verso il porto su un mare pateticamente agitato, e se saprò tener fermamente d'occhio la luce del faro, anche quand'essa mi sembrerà cambiar posizione, alla fine toccherò riva risanato.
La nostra epoca trae un sentimento di superiorità dal volume di informazioni di cui può disporre, mentre il vero elemento di giudizio deve riguardare il modo secondo cui l'uomo riesce a plasmare e padroneggiare le informazioni che ha.
Mentre la vita ci trascina avanti, noi crediamo di agire per nostra iniziativa, di scegliere la nostra attività, i nostri piaceri, ma, a guardar bene, sono solo i disegni, le tendenze del nostro tempo, che anche noi siamo costretti a seguire.
Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l'intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d'essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza.
Non vi è nulla che abbia maggiormente rilevanza, in qualsiasi circostanza, dell'intromissione di un terzo. Ho visto amici, fratelli, innamorati, coniugi i cui rapporti sono completamente cambiati, le cui condizioni si sono del tutto invertite a causa dell'intervento casuale o deliberato d'una terza persona.
Non ci si accorge mai abbastanza presto di quanto non si è indispensabili per il mondo. Che persone importanti crediamo di essere! Immaginiamo di essere i soli ad animare la sfera in cui operiamo; pensiamo che, assenti noi, si fermi ogni ogni cosa: vita, nutrimento e respiro; e non ci accorgiamo che la lacuna che lasciamo si colma molto in fretta, anzi spesso non diventa che il luogo per qualcosa, se non di migliore, per lo meno di più gradevole.
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