Per quanto attiene al Bene e al Male, neanch'essi indicano alcunché di positivo nelle cose, in sé considerate, e non sono altro che modi del pensare, ossia nozioni che formiamo mediante il confronto delle cose tra loro.
La musica unisce, e questo è commovente, ma quando finisce tornano le divisioni e incomprensioni di prima. Unione, quella musicale, effimera e illusoria.
La vita è interazione, e la qualità della vita dipende dalla qualità delle interazioni. Perciò è importante che queste siano indagate e studiate. Tale è lo scopo della filosofia sistemica.
L'idea del "libero sviluppo della personalità" sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente.
Il sonno inizia quando l’io cosciente confonde i propri pensieri con situazioni reali, cioè quando si perdono i confini e le differenze tra fantasie e realtà, tra mappe e territori, tra astrazioni e cose concrete. In tal senso ci sono persone che dormono ad occhi aperti, anzi, ognuno di noi lo fa più o meno spesso e più o meno a lungo.
L'organismo di un essere umano non ha bisogno di una filosofia fine a se stessa, ma di una filosofia finalizzata al bene dell'organismo e della sua specie.
La filosofia non è un “sapere”, ma un “atteggiamento”. L’atteggiamento di chi non smette di fare domande e di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive.
Ludwig Boltzmann ci ha insegnato che la probabilità che un cambiamento casuale produca un minor ordine è molto più alta della probabilità che esso produca un maggior ordine. In tale prospettiva, una mente (consapevole o inconsapevole) sembra essere l'unica cosa capace di produrre un maggior ordine in un insieme di oggetti materiali, forme o informazioni.
Data la nostra interdipendenza, ognuno di noi vorrebbe influenzare a proprio favore i sentimenti, i pensieri e i comportamenti altrui, con qualsiasi mezzo a propria disposizione.
Di per se stessa, l’omosessualità è limitante quanto l’eterosessualità: l’ideale sarebbe essere capaci di amare una donna o un uomo; indifferentemente, un essere umano, senza provare paura, limiti, od obblighi.
Tra le varie cose di cui un essere umano può aver paura c'è la paura stessa. Quando si ha paura di una certa cosa si tende ad evitarla sia nel comportamento che nel pensiero; quando si ha paura della paura si finisce per non rendersi conto di aver paura e per vivere evitando tutto ciò che potrebbe risvegliarla. Si cade così nella trappola della negazione della paura, che in realtà è solo una rimozione della stessa, cioè non riconoscerla pur subendone gli effetti inibitori.
Perché ci chiediamo il perché delle cose? Per lo stesso motivo per cui cerchiamo di conoscere il mondo in cui viviamo. Infatti la conoscenza consiste nel comprendere le cause e le conseguenze dei fenomeni, i quali sono le forme delle cose. Uno dei bisogni umani fondamentali è il bisogno di conoscenza.
Ci sono fenomeni sociali per capire i quali è necessario un certo grado di intelligenza e di cultura. Ma se diciamo a una persona che non è abbastanza intelligente e/o colta per capire certi fenomeni, questa si offende. Così, per non offendere nessuno, lasciamo che ognuno si illuda di poter capire tutto ciò che capiscono gli altri per quanto riguarda i rapporti interpersonali.
Tutto ciò che un essere umano fa ha uno o più motivi, anche se non riusciamo a comprenderli, anche se nemmeno chi agisce li comprende, anche se sono nocivi per la propria persona.
Ci sono cose che per me non hanno alcun valore, o hanno un valore negativo, mentre per altri hanno un valore positivo, e viceversa. Questo fatto mi disturba.
Noi, assai dissennati, crediamo che essa [la morte], sia uno scoglio, mentre è un porto, delle volte da cercare, ma mai da rifuggire, nel quale se qualcuno è spinto nei primi anni [di vita], non deve lamentarsi più di chi ha navigato velocemente.
Io non nego l'esistenza di Dio, dico solo che ancora oggi non sappiamo nulla di lui. Facciamo solo illazioni e ipotesi arbitrarie e non dimostrabili su di lui. Il problema non è stabilire se Dio esista o no, ma quali siano le sue proprietà e volontà.
È molto difficile per un uomo credere abbastanza energicamente in qualcosa, in modo che ciò che crede significhi qualcosa, senza dare fastidio agli altri.
Un essere umano non può ignorare gli altri, perché dipende da loro. Può scegliere le persone con cui interagire, ma non può fare a meno di interagire con qualcuno, né può ignorare le esigenze delle persone con cui interagisce. Il suo comportamento è dunque un compromesso tra le proprie esigenze e quelle delle persone con cui ha scelto di interagire o con cui è costretto a farlo.
Un tale, accortosi che i cretini erano la maggioranza, pensò di fondare il Partito dei Cretini. Ma nessuno lo seguì. Allora cambiò nome al partito e lo chiamò Partito degli Intelligenti. E tutti i cretini lo seguirono.
Scrivere è un mezzo per esercitare un potere sugli altri o su se stessi. Infatti ogni scritto che viene letto influenza in qualche nodo e in qualche misura la mente del lettore.
Una competizione può essere più o meno violenta. In una competizione non violenta si stabiliscono regole (obblighi e divieti) che i contendenti devono rispettare. Tuttavia, ci può essere violenza nello stabilire le regole, nel senso che ognuno vorrebbe stabilire regole a sé più favorevoli.
Il problema capitale della teoria della conoscenza è quello di sapere come la scienza sia possibile, vale a dire, in sostanza, perché vi sia ordine, e non disordine, nelle cose.
La vita, a mio parere, può essere definita (anche) come continue trasformazioni e riproduzioni di aggregati di materie organiche e di informazioni, regolate da informazioni consce o inconsce.
Se uno parte dall'assioma che la religione sia una cosa buona, troverà sempre argomenti per dimostrarlo. Basta non prendere in considerazione gli argomenti contrari. D'altra parte il sacro non si discute, altrimenti lo si dissacra.
Lo scopo dell'istruzione non dovrebbe essere che tutti pensino allo stesso modo, ma che ognuno pensi nel modo che sia l'espressione più completa della sua personalità.
L’uomo è un animale ipotizzatore, nel senso che è capace di formulare ipotesi di azioni o di combinazioni di cose, e di stimarne il valore in termini di soddisfazione di bisogni propri e altrui.
Non guardare né avanti né indietro, guarda in te stesso, senza paura e senza rimpianto. Nessuno scende in sé finché rimane schiavo del passato o del futuro.
Il piacere è il dolore sono le uniche cose certe e sicuramente importanti per un essere umano. Tutto il resto può essere considerato come cause e/o conseguenze dei propri piaceri e dei propri dolori.