Dio non può fare nulla per fermare catastrofi come questa, o non si cura di farlo, oppure non esiste. Dio è impotente, cattivo o immaginario. Scegli saggiamente una di queste tre opzioni.
Fonte di vive emozioni e d’immagini spaventose suscitate dal terrore dell’aldilà, il cattolicesimo provoca frequentemente la follia; esso fa nascere credenze deliranti, ingenera allucinazioni, conduce gli uomini alla disperazione e alla malinconia.
Per diventare scrittore pazienza e fatica non bastano: si deve anzitutto provare l'impulso irresistibile a fuggire la gente, la compagnia, la quotidianità, e a chiudersi in una stanza.
Il carattere afinalistico della tecnica, che non si muove in vista di fini ma solo di risultati che scaturiscono dalle sue procedure, abolisce qualsiasi orizzonte di senso, determinando così la fine della storia come tempo fornito di senso.
La logica razionale è spaziale, quella cibernetica temporale. Lo spazio è statico e tangibile, il tempo è dinamico e intangibile. Perciò è più difficile padroneggiare la logica cibernetica che quella razionale.
Si chiama spirito libero colui che pensa diversamente da come, in base alla sua origine, al suo ambiente, al suo stato e ufficio o in base alle opinioni dominanti del tempo, ci si aspetterebbe che egli pensasse. Egli è l'eccezione, gli spiriti vincolati sono la regola.
Come le religioni, le filosofie uniscono e dividono, costruiscono e distruggono, consolano e fanno disperare, chiariscono e confondono, assolvono e condannano. Perché sono più di una e diverse. Invece la scienza è una.
Una religione può essere usata nel rapporto tra due umani come presunto giudice, alleato, difensore, protettore, contro le pretese indesiderate dell'altro.
Provate per qualche minuto a immaginare di essere pazzi. Forse scoprirete qualcosa di interessante sulla natura umana e su voi stessi, che non avete mai osato conoscere.
Non possiamo conoscere la realtà direttamente né completamente. Possiamo solo tentare di indovinare e immaginare alcuni suoi aspetti, cioè alcune sue relazioni.
L'essere umano è l'unico quadrupede che cammina in piedi e questo ha reso necessario un vasto riadattamento biomeccanico e senso-motorio, che non è ancora giunto a termine.
Ho cominciato con la storia della filosofia nel periodo in cui essa ancora si imponeva. Non vedevo come potermene tirare fuori per conto mio. Non sopportavo Cartesio, i dualismi e il Cogito, né Hegel, le triadi e il lavoro del negativo. A quel tempo amavo degli autori che avevano l'aria di far parte della storia della filosofia, pur sfuggendone da un lato o da tutte le parti: Lucrezio, Spinoza, Hume, Nietzsche, Bergson.
Ogni essere umano segue (imita, riproduce) dei modelli. Modelli di pensiero, di comportamento, di interazione, di partecipazione, di integrazione sociale. Comportamenti, azioni, gesti che non seguano un modello sono possibili, ma molto rari e difficili da attuare in quanto richiedono uno sforzo di volontà e di autocontrollo in tal senso. D'altra parte, l'apprendimento umano è basato sull'imitazione di modelli e tutto ciò che abbiamo appreso è parte di modelli.
Ciò che accade nella natura e nella società è il risultato di interazioni tra volontà interne agli esseri viventi a vari livelli di organizzazione, dalla cellula alla nazione. Tali volontà sono il risultato della composizione di bisogni e interessi più o meno simbiotici, sinergici e/o antagonisti.
I dogmi di un passato tranquillo sono inadeguati al presente tempestoso. La situazione è irta di difficoltà e noi dobbiamo essere all’altezza della situazione. Poiché il nostro caso è nuovo, dobbiamo pensare in modo nuovo e agire in modo nuovo. Dobbiamo emanciparci.
L'aria malinconica non è di buon gusto; ci vuole l'aria annoiata. Se siete malinconico, è segno che qualcosa vi manca, che non siete riuscito in qualche cosa. È un segno manifesto d'inferiorità. Invece se siete annoiato, è inferiore ciò che ha cercato vanamente di piacervi.
Il cristianesimo è un'invenzione di cervelli malati, un insieme di mistificazioni ebraiche manipolate dai preti; è la prima religione a sterminare i suoi avversari in nome dell'amore; è intollerante, inganna il popolo, contraddice la ragione e lo sviluppo scientifico.
Non è lecito criticare una cosa che non si capisce, ma è lecito (e appropriato) dire che non la si capisce. Anche perché il motivo per cui non si capisce una cosa è che non si è abbastanza intelligenti e istruiti oppure perché essa è intrinsecamente confusa, assurda o falsa.
Ci illudiamo di ottenere un miracolo a Lourdes, benché in centocinquant'anni la Madonna ne abbia ufficialmente concessi solo sessantacinque, a cento milioni di pellegrini. Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell'ordine di uno su diecimila.
Nel mondo esiste un unico essere menzognero: l'uomo. Ogni altro essere è genuino e sincero, perché si fa vedere schiettamente qual è, manifestandosi così come si sente, mentre l'essere umano, a causa del suo abbigliamento, è diventato una caricatura, un mostro, la cui vista è ripugnante già per questo fatto, che è poi perfino sottolineato dal colore bianco e per lui innaturale della pelle e dalle disgustose conseguenze del suo nutrimento a base di carne, che è contro natura, nonché delle bevande alcoliche, del tabacco, degli stravizi e delle malattie. L'essere umano appare come una macchia ignominiosa nella natura.
Che tu ti accetti o no, tu sei e rimani tu. Il tuo rifiuto non cambia nulla. Ti rende infelice: tutto qui... Se impari ad accettarti potrai gioire della Vita, altrimenti diventerai serio, teso e infelice. Sta a te scegliere.
La società è un ecosistema dove ogni essere umano vorrebbe avere un posto adatto al proprio temperamento, al proprio carattere, ai propri limiti e alle proprie capacità, per poter soddisfare i propri bisogni senza troppe difficoltà. Questo desiderio può essere soddisfatto solo se gli altri ce lo permettono e se noi lo permettiamo agli altri, perché la società non è un ente esterno, ma è costituita da ognuno di noi. Infatti, essere accettati dagli altri è un bisogno primario che condiziona tutti gli altri.
C'è bisogno delle sacre scritture per imparare che dobbiamo aiutarci l'un l'altro? Dobbiamo farlo perché ce lo chiede un rappresentante di Dio? Non riusciamo a capirlo da soli con la nostra intelligenza? Dobbiamo farlo perché se non lo facciamo andiamo all'inferno? Io ritengo che possiamo e dobbiamo emancipare la nostra etica dalle religioni. Siamo abbastanza intelligenti per costruire un'etica non basata su favolose rivelazioni divine ma sul buon senso e sulla scienza.
Io sostengo che una delle caratteristiche di una società aperta sia di tenere in gran conto, oltre alla forma democratica di governo, la libertà di associazione, e di proteggere e anche incoraggiare la formazione di sotto-società libere, ciascuna delle quali possa sostenere differenti opinioni e credenze.
Una donna o ama o odia; non ha una via di mezzo. Il pianto della donna è menzogna. Negli occhi della donna vi sono due tipi di lacrime, le une provocate dal vero dolore, le altre indotte dalla scaltrezze. Una donna che pensa sola, pensa cose cattive.
Per ciò che si riferisce alle discipline intellettuali possa io tener lontano da me non solo la consuetudine di credere, instillata da maestri e genitori, ma anche quel senso comune che in molti casi e luoghi (per quanto ho potuto giudicare io stesso) appare colpevole di inganno e di raggiro; possa io tenerli lontani in maniera da non affermare mai nulla, nel campo della filosofia, sconsideratamente e senza ragione; e siano per me ugualmente dubbie tutte le cose, tanto quelle che sono reputate astrusissime e assurde, quanto quelle che sono considerate le più certe ed evidenti, tutte le volte che vengono messe in discussione.
Le persone vere spaventano. Per questo spesso rimangono sole. Perché sono sincere, sono oneste e quando vogliono dire qualcosa, lo dicono nel modo più vero che conoscono.
Possiamo usare il libero arbitrio (ammesso che esista) quando i nostri sentimenti dormono. Quando sono svegli non possiamo fare altro che obbedire loro. Tra due sentimenti contrastanti, obbediamo a quello più forte.
Per questo me ne vado nella solitudine, per non bere nelle cisterne di tutti. In mezzo a molti io vivo come molti e non penso con il mio io: dopo qualche tempo mi accade sempre, come se mi si volesse esiliare da me stesso e derubare l'anima, e me la prendo con tutti e temo tutti. Il deserto mi è allora necessario per ridiventare buono.
Il senso del mondo dev'essere fuori di esso. Nel mondo tutto è come è, e tutto avviene come avviene; non v'è in esso alcun valore ? né, se vi fosse, avrebbe un valore. Se un valore che ha valore v'è, dev'esser fuori d'ogni avvenire ed essere-cosí. Infatti ogni avvenire ed essere-cosí è accidentale. Ciò che li rende non-accidentali non può essere nel mondo, ché altrimenti sarebbe, a sua volta, accidentale. Dev'essere fuori del mondo.
Dopo la crocifissione di Gesù, l'umanità non è entrata nel regno di Dio. Se lui ha sofferto per noi, se la sua crocifissione è stata l'espiazione della nostra colpa e dei nostri peccati, allora Gesù è un fallimento, perché la colpa, i peccati e la sofferenza continuano. In tal caso, la sua sofferenza è stata inutile, perché la crocifissione non ha avuto successo. Il cristianesimo, semplicemente, presta fede a un mito.
Ci sono persone che non riescono a sopportare i disagi e i doppi vincoli della nostra civiltà, e per avere un po' di pace si rifugiano nella follia, nell'illusione, nell'allucinazione ecc.
Ci sono individui che non riescono ad accettare il fatto di essere meno intelligenti o meno saggi di altri, e perciò cercano in tutti i modi di trovare lacune o contraddizioni in ciò che le persone migliori di loro fanno o dicono.
Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l'esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l'effetto è uno solo: non essere.
Un organismo complesso è costituito dall'interconnessione e interazione di organismi più semplici. Pertanto, per conoscere un organismo complesso occorre conoscere gli organismi più semplici che lo compongono e le relazioni tra di essi. Questo vale specialmente per l'uomo e per le società, che sono gli organismi più complessi di cui conosciamo l'esistenza. Senza seguire tale principio e metodo, la conoscenza degli organismi può essere solo emotiva, irrazionale, riduzionista, riduttiva, superficiale, tendenziosa, fallace o inconcludente.
Ognuno ha le sue particolari risposte cognitivo-emotivo-motivazionali agli stimoli esterni e interni. Gli umani si differenziano soprattutto per tali risposte. Se volete capire una persona, chiedetevi quali siano le sue particolari risposte a certi stimoli, ovvero a certe immagini, idee, parole, situazioni, eventi, domande, richieste, sensazioni ecc.
Tra il grigio delle pecore si celano i lupi, vale a dire quegli esseri che non hanno dimenticato che cos'è la libertà. E non soltanto questi lupi sono forti in sé stessi, c'è anche il rischio che, un brutto giorno, essi trasmettano le loro qualità alla massa e che il gregge si trasformi in un branco. È questo l'incubo dei potenti.
Nulla è irrazionale, perché ogni cosa, ogni comportamento ha le sue ragioni. Se qualcosa o qualcuno ci sembra irrazionale è perché non capiamo le sue ragioni a causa della nostra ignoranza o scarsa intelligenza.
Ogni male ha la sua compensazione. Meno è il denaro, meno i problemi; meno i favori, minore è l'invidia. Perfino in quei casi che ci fanno uscir di senno, non è la perdita in se stessa che ci angustia, bensì la nostra valutazione della perdita.
Ogni essere umano ha un profondo bisogno di appartenere, ovvero di partecipare attivamente, ad almeno una comunità a lui congeniale, non importa quanto grande. Per “partecipare attivamente” intendo essere coinvolti in interazioni cooperative frequenti con altri membri della stessa comunità, secondo le regole, i rituali, i principi e i valori morali e intellettuali della comunità stessa.
Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.