A volte non riusciamo a capire un discorso semplicemente perché è falso. Non comprendere una falsità ci salva dall'essere ingannati e dal propagare l'inganno.
Paradossalmente, per essere comprensivi e non sprezzanti nei confronti di una persona che si comporta in modo immorale o stupido bisogna sentirsi superiori ad essa. Perché se io penso di essere più intelligente, più colto, di avere una maggiore conoscenza della natura umana, di me stesso e della società, di avere un maggior senso di responsabilità, di avere una maggiore capacità di capire le cause e le conseguenze del mio comportamento, allora posso "comprendere" che quella persona commetta errori morali e intellettuali che io non commetterei. Ma se invece penso che quella persona sia dotata quanto me o più di me in tutte quelle cose che ho detto sopra, come posso tollerare che si comporti in un modo che io ritengo immorale o stupido?
Ciò che più desidero capire è il senso (cioè la logica) di ogni comportamento umano, anche di quelli che mi sembrano più insensati, più terribili, più repellenti.
Criticare è un diritto e un dovere, se si vuole migliorare la società. Tuttavia prima di criticare bisogna comprendere, perché non ha senso criticare ciò che non si comprende. La "comprensione critica" è l'atteggiamento ideale.
A volte, per comprendere una configurazione di cose, persone, eventi e relazioni che ci appare incomprensibile, basta aggiungere ad essa un ulteriore elemento particolare, che in tal caso può definirsi "elemento chiave". Quando non riusciamo a comprendere qualcosa, cerchiamo dunque l'elemento chiave mancante.
If you aren't just brought up in your tribe but interact with other people either directly or vicariously, through journalism and literature, you see what life is like from other points of view and are less likely to demonize them or dehumanize others and more likely to empathize with them.
Ci sono due processi intellettuali fondamentali: (1) comprendere un fenomeno (in termini di oggetti, cause ed effetti) e (2) trovare le parole per descriverlo (cioè per comunicare ad altri la propria comprensione del fenomeno).
You know, if we understand one question rightly, all questions are answered. But we don't know how to ask the right question. To ask the right question demands a great deal of intelligence and sensitivity. Here is a question, a fundamental question: is life a torture? It is, as it is; and man has lived in this torture centuries upon centuries, from ancient history to the present day, in agony, in despair, in sorrow; and he doesn't find a way out of it. Therefore he invents gods, churches, all the rituals, and all that nonsense, or he escapes in different ways. What we are trying to do, during all these discussions and talks here, is to see if we cannot radically bring about a transformation of the mind, not accept things as they are, nor revolt against them. Revolt doesn't answer a thing. You must understand it, go into it, examine it, give your heart and your mind, with everything that you have, to find out a way of living differently. That depends on you, and not on someone else, because in this there is no teacher, no pupil; there is no leader; there is no guru; there is no Master, no Saviour. You yourself are the teacher and the pupil; you are the Master; you are the guru; you are the leader; you are everything. And to understand is to transform what is.
Per comprendere una persona occorre immaginare di essere quella persona e di agire per soddisfare i suoi bisogni, desideri e interessi, secondo le sue esperienze e conoscenze. Per riuscirvi occorre mettere da parte i propri bisogni, desideri, interessi e le proprie esperienze e conoscenze.
Quando sentiamo un discorso, se supponiamo a priori che esso sia sensato, logico, fondato e plausibile, ci sforziamo di comprenderlo, e alla fine necessariamente lo comprendiamo facendo, se necessario, forzature, omissioni, salti illogici, distorsioni, e/o attribuendo significati arbitrari e di comodo alle parole usate. Se invece non escludiamo, sin dall'inizio, che quel discorso possa essere falso, illogico e/o assurdo, allora non abbiamo bisogno di forzature, omissioni, salti illogici, distorsioni o di attribuire significati arbitrari alle parole, e forse per buone ragioni non comprendiamo quel discorso se esso è alla fonte falso, infondato, illogico o insensato.
Per capire certi comportamenti umani per noi incomprensibili o repellenti, forse è sufficiente questo semplice esperimento mentale: immaginare di avere un pulsante premendo il quale per un certo tempo vengono inibiti il proprio senso critico e la propria capacità di rilevare incoerenze logiche, e premere tale pulsante ogni volta che non capiamo il comportamento di una o più persone o ne siamo disgustati.
Capire un'idea significa riuscire a spiegarla usando i propri schemi e le proprie categorie mentali. Un'idea incompatibile con i propri schemi e le proprie categorie mentali risulta incomprensibile finché questi non cambiano fino al punto di comprenderla.
You can never understand love, unless you fall in love. This is valid for eve ry living system. You cannot attempt to understand something of which you are not a part.
We may be in the Universe as dogs and cats are in our libraries, seeing the books and hearing the conversation, but having no inkling of the meaning of it all.
You must understand the whole of life, not just one little part of it. That is why you must read, that is why you must look at the skies, that is why you must sing, and dance, and write poems, and suffer, and understand, for all that is life.
The older I grow, the more I realize how terribly difficult it is for people to understand each other, and I think that what misleads one is the fact that they all look so much like each other. If some people looked like elephants and others like cats, or fish, one wouldn’t expect them to understand each other and things would look much more like what they really are.
Se il mio interlocutore non mi capisce ci possono essere varie possibili cause, anche concomitanti, come le seguenti: 1) mi sono espresso male; 2) ho detto cose false o assurde; 3) il mio interlocutore non è abbastanza intelligente o istruito per capirmi; 4) il mio interlocutore mi detesta; 5) il mio interlocutore non mi ascolta o mi ascolta solo in parte.
Per capire la realtà abbiamo bisogno di modelli astratti di fenomeni. Infatti capire un fenomeno significa associare un certo avvenimento ad un certo modello, cioè ad una certa classe, di fenomeni.
Tutto ciò che avviene, specialmente negli esseri viventi e tra di loro, è il risultato di logiche più o meno complesse di cui capiamo (bene o male) solo alcuni aspetti o che sono da noi del tutto incomprese.
Cosa intende chi dice "ho capito"? Secondo me per molti capire significa semplicemente assimilare un concetto nella propria visione del mondo, la quale può essere più o meno realistica e più o meno ingenua.