Gli atei non si pongono come pastori di anime, non fanno promesse assurde, perciò le percorelle restano in cerca di un pastore e sono smarrite non trovandolo. L'ateo non può sostituire il pastore cristiano. L'ateo prefigura una società i cui membri non sono pecore, ma a quanto pare le masse restano pecore in cerca di pastori.
E poi pensate soltanto a questo: predicano, dacché mondo è mondo, e che cosa hanno insegnato di buono per rendere il mondo più bello e più gaio e pieno di gioia? Per me, non hanno virtù, e neanche la cercano: tutti vanno alla perdizione, e se ne vantano, invece di rivolgersi all'unica Verità; ma vivere senza Dio non è che una tortura. E si finisce col maledire la stessa luce che c'illumina senza rendersene conto. L'uomo non può vivere senza inchinarsi dinanzi a qualcosa; un uomo simile non sopporterebbe se stesso e nessuno lo sopporterebbe. E chi nega Iddio, finirà coll'inchinarsi dinanzi a un idolo di legno o d'oro, o magari a un idolo astratto. Sono idolatri, non atei: ecco come bisogna definirli.