Citazioni di Anacleto Verrecchia

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L'ottimismo è la cataratta dello spirito.
 
Il congiuntivo è l'indicativo dello scettico.
 
Conoscere se stessi significa non riconoscersi.
 
Aveva i galloni nel cervello e non sulla berretta.
 
L'uomo è un proiettile che la vulva spara verso la tomba.
 
L'uomo è una specie di stecca nel grande concerto della natura.
 
Un dio crocifisso è paradossale e un dio circonciso è ridicolo.
 
La falsità del prete si rivela soprattutto nella voce impostata.
 
Il fuoco dell'amore cristiano è perfino capace di accendere roghi.
 
Togliere le catene agli schiavi è facile, ma liberarli è difficile.
 
In mezzo ai libri era come un eunuco in un harem: non ne sfogliava nessuno.
 
Pensare è difficile, però si può benissimo parlare e scrivere senza pensare.
 
Trebbiare le biblioteche per vedere quanto grano e quanto loglio contengono.
 
Stufo di sentirsi invocare, Dio sbottò: "E lasciatemi una buona volta in pace!".
 
Il bracconiere caccia meglio del cacciatore patentato, anche nei boschi delle Muse.
 
L'unica sfortuna di quelli che non sono mai nati è che non sanno nulla della loro fortuna.
 
Quel moscardino ha fatto una merdicina ai piedi del Parnasio e si atteggia a eroe della cultura.
 
L'amore è un allucinogeno che può farci vedere una musa in una manza e un'aquila in una gallina.
 
Lui la chiamava "giocattolo della mia tenerezza" e lei lo avvelenava con la saliva dei suoi baci.
 
E solo nella nostra illusione i cimiteri sono qualche cosa di diverso da un letto di foglie secche.
 
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