Citazioni su Saggezza

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Man mano che aumenta la saggezza diminuiscono le occasioni di utilizzarla.
 
Certuni sarebbero saggi, se non fossero persuasi di esserlo.
 
Il saggio resta sereno e socievole anche di fronte a persone che non gli piacciono o che lo disturbano.
 
Per vivere bene è molto meglio conoscere un poco di tante cose che molto di poche cose.
 
Tra gli stolti e i saggi c'è un'ostilità permanenente, più o meno più o meno dichiarata o dissimulata.
 
L'optimum non coincide col maximum.
 
La scienza è conoscenza organizzata. La saggezza è vita organizzata.
 
A volte il fine coincide con la fine.
 
In politica i saggi non fanno conquiste: la medesima massima vale, infondo, in amore.
 
L'uomo saggio previene.
 
La saggezza non è avere tutte le risposte, ma sapere quali domande trascurare.
 
La sapienza consiste nel sapere come il mondo funziona, la saggezza nel sapere cosa conviene e cosa non conviene fare nelle diverse situazioni.
 
Ho sempre constatato che per riuscire nel mondo bisogna aver l'aria folle ed essere saggi.
 
Le nostre più grosse stupidaggini possono essere molto sagge.
 
Saggio è colui che si contenta dello spettacolo del mondo.
 
La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.
 
La saggezza del padre è il più grande ammaestramento per i figli.
 
E una grande follia voler essere saggio da solo.
 
A mio parere, la saggezza implica la capacità e l'abitudine di esplorare, sorvegliare e valutare le risposte cognitivo-emotive proprie e altrui agli stimoli esterni e interni.
 
Puoi dire che una persona è intelligente dalle sue risposte, puoi dire che è saggia dalle sue domande.
 
Essere saggio e amare eccede le capacità dell'uomo.
 
È più saggia non la persona che ha più conoscenze, ma quella le cui conoscenze sono più utili al fine della soddisfazione dei bisogni propri e altrui.
 
Saggezza è pensare la cosa giusta al momento giusto.
 
L'importante è capire cosa è più importante.
 
Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi.
 
Occorre un saggio per riconoscere un saggio.
 
Una cosa può essere buona ma insufficiente per soddisfare un bisogno o un desiderio. In tal caso non va scartata, ma unita ad altre cose anch'esse buone ma insufficienti, in modo tale che l'insieme divenga sufficiente. In ogni caso è meglio qualcosa di imperfetto ma sufficiente, che qualcosa di perfetto ma insufficiente.
 
La saggezza non è il risultato di un’educazione ma del tentativo di una vita intera di acquistarla.
 
Dobbiamo fare di necessità virtù, nel senso che non dobbiamo combattere, ma assecondare ciò che è necessario in quanto imposto dalle leggi della natura. In questo consiste la virtù, anche detta saggezza, e il suo premio è il risparmio di lotte inutili e ancor più dannose dell'inevitabile.
 
Un ramo di pazzia abbellisce l’albero della saggezza.
 
Ognuno ha bisogno di maestri, e preferisce un cattivo maestro piuttosto che nessun maestro.
 
Per ottenere la conoscenza, aggiungi qualcosa ogni giorno. Per ottenere la saggezza, togli qualcosa ogni giorno.
 
Il saggio sa quando è il momento di parlare e quando è il momento di tacere.
 
Il saggio sa quando conviene guidare e quando lasciarsi guidare.
 
Chi la sa più lunga cerca di nasconderlo.
 
La saggezza consiste nella comprensione, accettazione e gestione delle contraddizioni, delle ambivalenze, dei paradossi, dei conflitti, dei doppi vincoli, degli inganni, delle illusioni ecc. di cui è fatta la vita umana. In altre parole, la saggezza consiste nel sapere che ogni cosa può essere diversa e perfino opposta rispetto a come appare, e che ogni valore può nascondere e comportare un disvalore.
 
Il primo passo verso la saggezza è rendersi conto che le leggi dell'universo non si curano di noi.
 
Saggezza è conoscere le vere cause dei piaceri e dei dolori propri e altrui.
 
La saggezza è la forza del debole.
 
La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
 
La saggezza non consiste nel cercare di strappare il bene dal male, ma nell'imparare a "cavalcare" entrambi, proprio come un tappo di sughero si adatta alla cresta e al solco dell'onda.
 
Sii piu' saggio degli altri, se puoi, ma non glielo dire.
 
Sia chiaro, per saggezza intendo la capacità di agire in armonia coi miei errori preferiti.
 
L’arte di essere saggi è l’arte di capire a che cosa si può passare sopra.
 
La saggezza consiste nel non perdere di vista tutto il resto quando si guarda una parte del tutto.
 
La vita di un essere umano implica ubbidire e comandare alla natura e agli altri umani. Saggio è colui che capisce quando è opportuno ubbidire e quando comandare, e a chi e come.
 
La saggezza inquieta chi ne possiede poca.
 
Il Danubio scorre in silenzio. Sono i ruscelli o i rigagnoli che fanno rumore. Così sono anche gli uomini: il saggio tace, l'ometto imbecille si agita e strepita.
 
La saggezza è l'intelligenza del sistema come insieme.
 
Troppo cibo rovina lo stomaco, troppa saggezza l'esistenza.
 
Il più saggio è colui che sa vedere più cose insieme.
 
Un uomo saggio svolge la propria funzione, si applica a qualsiasi lavoro e, una volta finito, se lo lascia alle spalle.
 
Il saggio vivrà entro i limiti del proprio spirito e del proprio reddito.
 
Essere saggi significa, tra l'altro, conoscere meglio i rischi connessi con le diverse scelte di comportamento.
 
Il senno di poi è una scienza esatta.
 
Gli uomini saggi [...] non dicono tutto quello che pensano, ma pensano tutto quello che dicono.
 
Il vero saggio è tanto felice quanto uno nelle sue condizioni possa essere, perché la saggezza è la scienza della felicità.
 
La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda.

 
Per imparare a vivere non basta una vita.
 
Al saggio tutta la Terra è aperta, perché patria di un'anima bella è il mondo intero.
 
La saggezza consiste nel chiedere alle cose e alle persone soltanto ciò che possono dare.
 
La saggezza consiste in una serie di consigli su cosa non fare e cosa fare per vivere nel migliore dei modi possibili.
 
Il saggio vede il potenziale bene e male in ogni cosa e persona.
 
Ci sono momenti in cui siamo infastiditi dalla nostra saggezza e cerchiamo di metterla a tacere, come pure la nostra coerenza.
 
La grande saggezza è generosa; la piccola saggezza è litigiosa.
 
L'arte di essere saggi è l'arte di capire a cosa si può passar sopra.
 
E’ segno di immaturità discutere con gli altri per dimostrare di avere ragione. La persona saggia dialoga con gli altri per approfondire, per capire e per cambiare opinione.
 
Immagina che oggi, e ogni giorno da oggi in poi, sia l'ultimo della tua vita. Se accetti serenamente l'idea della tua morte puoi vivere una vita piena, serena e coraggiosa e darle perfino un senso.
 
Agli stolti interessa chi ha più successo, ovvero chi è considerato più forte, più bello, più capace, per ammirarlo, imitarlo, screditarlo, invidiarlo o servirlo, trascurando tutti gli altri. Ai saggi interessa ciò che di forte, bello e costruttivo c'è in ogni essere umano, anche in coloro che non hanno ancora avuto successo e quelli che probabilmente non lo avranno mai.
 
Più saggi, più soli.
 
La saggezza non può essere trasmessa. La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona sempre simile alla follia.
 
Nessun maggior segno di essere poco filosofo e poco savio, che voler savia e filosofica tutta la vita.
 
Ogni cosa ha un senso, o più di uno, anche quelle che ci sembrano assurde, insensate, inutili, nocive, bestiali, mostruose, spaventose. Capire il senso nascosto e mistificato delle cose, e specialmente del comportamento umano, è la missione del saggio.
 
Gli uomini non sono saggi in proporzione tanto all'esperienza quanto alla loro capacità di fare esperienza.
 
Gli ignoranti non amano la sapienza né i sapienti, altrimenti non resterebbero ignoranti.
 
Il saggio sa cosa aspettarsi e cosa non aspettarsi dagli altri nelle varie circostanze.
 
La saggezza è al di sopra delle parti.
 
Se l'uomo fosse saggio, valuterebbe il vero prezzo di ogni cosa in funzione della sua utilità per la propria vita.
 
La saggezza è un punto di vista sulle cose.
 
Dove parla l'ignoranza, l'intelligenza tace e la saggezza sorride.
 
Il vero saggio non è umile, non si sopravvaluta, ma nemmeno si sottovaluta.
 
Quasi tutti pensano di sapere quanto basta su come comportarsi con gli altri, e non cercano di imparare qualcosa a tale riguardo.
 
È segno di saggezza capire che per altre persone ciò che non ci piace potrebbe essere buono, e che ciò che ci piace potrebbe essere cattivo.
 
Solo i saggi amano la saggezza.
 
Riconoscere i propri limiti è il primo passo per superarli.
 
La condanna a morte di Socrate ci dice quanto sia pericoloso mostrarsi più saggi dei propri interlocutori.
 
Il saggio sa quando conviene guidare e quando lasciarsi guidare, quando dominare e quando servire, quando lavorare e quando riposare, quando cercare la compagnia e quando la solitudine.
 
Il saggio sa di non sapere, pur sapendo di sapere più di certi altri.
 
Per gli antichi greci la saggezza consisteva soprattutto nel conoscere i propri limiti e nel non tentare di superarli, pena la punizione divina. Credo che questo principio di saggezza valga anche per chi non crede negli dei. Ci pensano infatti la natura e la società a punire chi oltrepassa i propri limiti.
 
Non potendo contare sulla mia forza fisica, ho scelto di coltivare la saggezza, ovvero la forza morale e intellettuale.
 
Il saggio sa cosa è opportuno dire e cosa non dire, quando è opportuno parlare e quando tacere.
 
Un uomo saggio crea più occasioni di quante ne trova.
 
Accettare serenamente di non possedere alcuna dote richiede un buona dote di saggezza.
 
Il saggio vive la saggezza, non la insegna (se nessuno gli chiede di farlo). Perciò non sono saggio.
 
Avendone fatto esperienza anche lo stolto sa.
 
Chi non si limita sarà limitato.
 
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