Citazioni su Saggezza

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Saggezza è conoscere le vere cause dei piaceri e dei dolori propri e altrui.
 
Per ottenere la conoscenza, aggiungi qualcosa ogni giorno. Per ottenere la saggezza, togli qualcosa ogni giorno.
 
La saggezza è al di sopra delle parti.
 
La saggezza non è avere tutte le risposte, ma sapere quali domande trascurare.
 
Un uomo saggio svolge la propria funzione, si applica a qualsiasi lavoro e, una volta finito, se lo lascia alle spalle.
 
L'uomo saggio previene.
 
Il saggio vivrà entro i limiti del proprio spirito e del proprio reddito.
 
L'arte di essere saggi è l'arte di capire a cosa si può passar sopra.
 
La saggezza del padre è il più grande ammaestramento per i figli.
 
Troppo cibo rovina lo stomaco, troppa saggezza l'esistenza.
 
La saggezza consiste nel non perdere di vista tutto il resto quando si guarda una parte del tutto.
 
Non potendo contare sulla mia forza fisica, ho scelto di coltivare la saggezza, ovvero la forza morale e intellettuale.
 
Riconoscere i propri limiti è il primo passo per superarli.
 
Accettare serenamente di non possedere alcuna dote richiede un buona dote di saggezza.
 
Un ramo di pazzia abbellisce l’albero della saggezza.
 
L’arte di essere saggi è l’arte di capire a che cosa si può passare sopra.
 
Dove parla l'ignoranza, l'intelligenza tace e la saggezza sorride.
 
E una grande follia voler essere saggio da solo.
 
La saggezza consiste in una serie di consigli su cosa non fare e cosa fare per vivere nel migliore dei modi possibili.
 
Avendone fatto esperienza anche lo stolto sa.
 
La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda.

 
A volte la scelta più saggia è quella di non fare, non dire, non scrivere, non lasciare tracce. Altre volte è il contrario.
 
Il saggio sa cosa è opportuno dire e cosa non dire, quando è opportuno parlare e quando tacere.
 
Ho sempre constatato che per riuscire nel mondo bisogna aver l'aria folle ed essere saggi.
 
La saggezza consiste nella comprensione, accettazione e gestione delle contraddizioni, delle ambivalenze, dei paradossi, dei conflitti, dei doppi vincoli, degli inganni, delle illusioni ecc. di cui è fatta la vita umana. In altre parole, la saggezza consiste nel sapere che ogni cosa può essere diversa e perfino opposta rispetto a come appare, e che ogni valore può nascondere e comportare un disvalore.
 
Chi non si limita sarà limitato.
 
Essere saggio e amare eccede le capacità dell'uomo.
 
Il saggio sa quando conviene guidare e quando lasciarsi guidare, quando dominare e quando servire, quando lavorare e quando riposare, quando cercare la compagnia e quando la solitudine.
 
La sapienza consiste nel sapere come il mondo funziona, la saggezza nel sapere cosa conviene e cosa non conviene fare nelle diverse situazioni.
 
Gli uomini saggi [...] non dicono tutto quello che pensano, ma pensano tutto quello che dicono.
 
La scienza è conoscenza organizzata. La saggezza è vita organizzata.
 
Occorre un saggio per riconoscere un saggio.
 
Il saggio sa cosa aspettarsi e cosa non aspettarsi dagli altri nelle varie circostanze.
 
Per imparare a vivere non basta una vita.
 
Chi la sa più lunga cerca di nasconderlo.
 
È più saggia non la persona che ha più conoscenze, ma quella le cui conoscenze sono più utili al fine della soddisfazione dei bisogni propri e altrui.
 
L'importante è capire cosa è più importante.
 
Il vero saggio non è umile, non si sopravvaluta, ma nemmeno si sottovaluta.
 
È segno di saggezza capire che per altre persone ciò che non ci piace potrebbe essere buono, e che ciò che ci piace potrebbe essere cattivo.
 
Il saggio sa di non sapere, pur sapendo di sapere più di certi altri.
 
L'optimum non coincide col maximum.
 
Gli uomini non sono saggi in proporzione tanto all'esperienza quanto alla loro capacità di fare esperienza.
 
Le nostre più grosse stupidaggini possono essere molto sagge.
 
Puoi dire che una persona è intelligente dalle sue risposte, puoi dire che è saggia dalle sue domande.
 
Per gli antichi greci la saggezza consisteva soprattutto nel conoscere i propri limiti e nel non tentare di superarli, pena la punizione divina. Credo che questo principio di saggezza valga anche per chi non crede negli dei. Ci pensano infatti la natura e la società a punire chi oltrepassa i propri limiti.
 
Il più saggio è colui che sa vedere più cose insieme.
 
Ci sono momenti in cui siamo infastiditi dalla nostra saggezza e cerchiamo di metterla a tacere, come pure la nostra coerenza.
 
Saggezza è pensare la cosa giusta al momento giusto.
 
Il senno di poi è una scienza esatta.
 
La saggezza non consiste nel cercare di strappare il bene dal male, ma nell'imparare a "cavalcare" entrambi, proprio come un tappo di sughero si adatta alla cresta e al solco dell'onda.
 
La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
 
La saggezza inquieta chi ne possiede poca.
 
Ogni cosa ha un senso, o più di uno, anche quelle che ci sembrano assurde, insensate, inutili, nocive, bestiali, mostruose, spaventose. Capire il senso nascosto e mistificato delle cose, e specialmente del comportamento umano, è la missione del saggio.
 
Saggio è colui che si contenta dello spettacolo del mondo.
 
Nessun maggior segno di essere poco filosofo e poco savio, che voler savia e filosofica tutta la vita.
 
Al saggio tutta la Terra è aperta, perché patria di un'anima bella è il mondo intero.
 
A mio parere, la saggezza implica la capacità e l'abitudine di esplorare, sorvegliare e valutare le risposte cognitivo-emotive proprie e altrui agli stimoli esterni e interni.
 
Il Danubio scorre in silenzio. Sono i ruscelli o i rigagnoli che fanno rumore. Così sono anche gli uomini: il saggio tace, l'ometto imbecille si agita e strepita.
 
Un uomo saggio crea più occasioni di quante ne trova.
 
La saggezza non può essere trasmessa. La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona sempre simile alla follia.
 
Immagina che oggi, e ogni giorno da oggi in poi, sia l'ultimo della tua vita. Se accetti serenamente l'idea della tua morte puoi vivere una vita piena, serena e coraggiosa e darle perfino un senso.
 
La saggezza è la forza del debole.
 
In politica i saggi non fanno conquiste: la medesima massima vale, infondo, in amore.
 
Man mano che aumenta la saggezza diminuiscono le occasioni di utilizzarla.
 
La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.
 
Il saggio sa quando è il momento di parlare e quando è il momento di tacere.
 
Il saggio vede il potenziale bene e male in ogni cosa e persona.
 
Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi.
 
Sii piu' saggio degli altri, se puoi, ma non glielo dire.
 
La condanna a morte di Socrate ci dice quanto sia pericoloso mostrarsi più saggi dei propri interlocutori.
 
Se l'uomo fosse saggio, valuterebbe il vero prezzo di ogni cosa in funzione della sua utilità per la propria vita.
 
Il saggio vive la saggezza, non la insegna (se nessuno gli chiede di farlo). Perciò non sono saggio.
 
Il saggio sa quando conviene guidare e quando lasciarsi guidare.
 
La saggezza è un punto di vista sulle cose.
 
Solo i saggi amano la saggezza.
 
Il saggio resta sereno e socievole anche di fronte a persone che non gli piacciono o che lo disturbano.
 
Certuni sarebbero saggi, se non fossero persuasi di esserlo.
 
Dobbiamo fare di necessità virtù, nel senso che non dobbiamo combattere, ma assecondare ciò che è necessario in quanto imposto dalle leggi della natura. In questo consiste la virtù, anche detta saggezza, e il suo premio è il risparmio di lotte inutili e ancor più dannose dell'inevitabile.
 
Sia chiaro, per saggezza intendo la capacità di agire in armonia coi miei errori preferiti.
 
E’ segno di immaturità discutere con gli altri per dimostrare di avere ragione. La persona saggia dialoga con gli altri per approfondire, per capire e per cambiare opinione.
 
Gli ignoranti non amano la sapienza né i sapienti, altrimenti non resterebbero ignoranti.
 
La saggezza è l'intelligenza del sistema come insieme.
 
Più saggi, più soli.
 
Il primo passo verso la saggezza è rendersi conto che le leggi dell'universo non si curano di noi.
 
La vita di un essere umano implica ubbidire e comandare alla natura e agli altri umani. Saggio è colui che capisce quando è opportuno ubbidire e quando comandare, e a chi e come.
 
Ognuno ha bisogno di maestri, e preferisce un cattivo maestro piuttosto che nessun maestro.
 
Quasi tutti pensano di sapere quanto basta su come comportarsi con gli altri, e non cercano di imparare qualcosa a tale riguardo.
 
Tra gli stolti e i saggi c'è un'ostilità permanenente, più o meno più o meno dichiarata o dissimulata.
 
La saggezza non è il risultato di un’educazione ma del tentativo di una vita intera di acquistarla.
 
Una cosa può essere buona ma insufficiente per soddisfare un bisogno o un desiderio. In tal caso non va scartata, ma unita ad altre cose anch'esse buone ma insufficienti, in modo tale che l'insieme divenga sufficiente. In ogni caso è meglio qualcosa di imperfetto ma sufficiente, che qualcosa di perfetto ma insufficiente.
 
Agli stolti interessa chi ha più successo, ovvero chi è considerato più forte, più bello, più capace, per ammirarlo, imitarlo, screditarlo, invidiarlo o servirlo, trascurando tutti gli altri. Ai saggi interessa ciò che di forte, bello e costruttivo c'è in ogni essere umano, anche in coloro che non hanno ancora avuto successo e quelli che probabilmente non lo avranno mai.
 
La saggezza consiste nel chiedere alle cose e alle persone soltanto ciò che possono dare.
 
La grande saggezza è generosa; la piccola saggezza è litigiosa.
 
A volte il fine coincide con la fine.
 
Per vivere bene è molto meglio conoscere un poco di tante cose che molto di poche cose.
 
Essere saggi significa, tra l'altro, conoscere meglio i rischi connessi con le diverse scelte di comportamento.
 
Il vero saggio è tanto felice quanto uno nelle sue condizioni possa essere, perché la saggezza è la scienza della felicità.
 
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