I complimenti e le congratulazioni sono sempre accettati con gentilezza e non costano nulla se non la penna, l’inchiostro e la carta. Io li considero come assegni sulla buona educazione, dove il cambio è sempre grandemente in favore di chi li emette.
Per essere apprezzati bisogna essere bravi servi o bravi padroni, bravi discepoli o bravi maestri, brave pecore o bravi pastori, bravi amici o bravi nemici, bravi conservatori o bravi progressisti, bravi tradizionalisti o bravi rivoluzionari, bravi buffoni o bravi artisti.
L'uomo ha bisogno di essere apprezzato dagli altri, e che gli altri cerchino il suo apprezzamento. Tuttavia, quanto più forte o più debole è in una persona questo bisogno rispetto ad un certo livello ottimale, tanto più le sue interazioni sociali sono insoddisfacenti e tendono a interrompersi.
Siate certo che non esiste persona così insignificante o così trascurabile, che, prima o poi, non possa venirvi utile; cosa di cui, certamente non potrete trarre vantaggio, se, precedentemente, avrete mostrato di disprezzarla. Gli errori spesso si dimenticano, il disprezzo mai. Il nostro orgoglio lo ricorda sempre.
Se nessuno apprezza ciò che stai facendo, non significa che ciò che stai facendo non sia valido. Significa piuttosto che, per il momento, non è sufficiente all'ottenimento di apprezzamenti. Anche perché i più apprezzano solo cose già apprezzate da masse di persone o da persone influenti.