Sentirsi dire «non ti amo» è percepito da molti come offensivo. È per questo che l'assenza di amore è generalmente nascosta. Infatti non siamo liberi di non amare qualcuno senza pagarne le conseguenze. D'altra parte non siamo nemmeno liberi di amare chiunque a nostro piacimento
Siamo nell'età della tecnica, dove non è possibile vivere se non al prezzo di una completa omologazione al mondo dei prodotti che ci circonda, e da cui dipendiamo come produttori e consumatori.
All’intellettualismo della razionalità tecnica corrisponde l’egoismo sul piano etico, l’individualismo sul pianosociale e il narcisismo sul piano psicologico.
La prima regola di ogni tecnologia usata negli affari è che l'automazione applicata ad un'operazione efficiente ne ingrandirà l'efficienza. La seconda è che l'automazione applicata ad un'operazione inefficiente ne ingrandirà l'inefficienza.
Oggi stiamo scoprendo che molte delle premesse che sono profondamente insite nel nostro modo di vivere sono semplicemente false e diventano patogene se implementate con la moderna tecnologia.
Il carattere afinalistico della tecnica, che non si muove in vista di fini ma solo di risultati che scaturiscono dalle sue procedure, abolisce qualsiasi orizzonte di senso, determinando così la fine della storia come tempo fornito di senso.
Finora la tecnologia ha generato disoccupazione e minor bisogno di interazione sociale. Spero che in futuro avremo una tecnologia che favorisca una maggiore occupazione e maggiore interazione sociale.
La preoccupazione dell'uomo e del suo destino devono sempre costituire l'interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni.
Abitiamo la tecnica irrimediabilmente e senza scelta. Questo è il nostro destino di occidentali avanzati, e coloro che, pur abitandolo, pensano ancora di rintracciare un’essenza dell’uomo al di là del condizionamento tecnico, come capita di sentire, sono semplicemente degli inconsapevoli.
L'etica, di fronte alla tecnica, diventa patetica: non si è mai visto che un'impotenza sia in grado di arrestare una potenza. Il problema è: non cosa possiamo fare noi con gli strumenti tecnici che abbiamo ideato, ma che cosa la tecnica può fare di noi.
Per quanto riguarda la tecnica sono previsti i seguenti ruoli: utente, tecnico, tecnologo, tecnocrate. Poi ci sono gli oppositori, che considerano la tecnica un pericolo per l'umanità. Ho il sospetto che questi ultimi odino la tecnica perché non sono abbastanza intelligenti per capire come si usa, giacché ogni tecnica richiede un certo apprendimento e un certo intuito.