Una volta sui treni c'era la terza classe. Aveva i sedili di legno, duri e scomodi, ma erano anche gli unici vagoni dove era possibile iniziare una conversazione con uno sconosciuto.
Per molte persone lo scopo inconscio della conversazione è, oltre a scambiarsi informazioni utili su ciò che succede, avere conferme e approvazioni della propria visione del mondo, della propria personalità e della propria dignità sociale. A quelle persone qualsiasi discorso in contrasto con tali scopi non è gradito.
Immagina di essere poco intelligente, poco istruito, poco esperto, poco abile, senza capacità critica, gentile, benevolente e in cerca della benevolenza altrui. Questo è l'atteggiamento giusto da tenere in conversazioni generiche con persone qualsiasi.