Zitate über Intelligenz

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L'intelligenza è la capacità di comprendere idee complesse. Più un'idea è semplice, più basso è il livello di intelligenza richiesto per comprenderla.
 
L'intelligenza è caratterizzata da una naturale incomprensione della vita.
 
L'ingegno è utile a tutto, a nulla sufficiente.
 
La metà della popolazione mondiale ha un livello di intelligenza inferiore alla media.
 
Il modo migliore per realizzare un sogno è quello di svegliarsi.
 
Un effetto della scarsità di intelligenza è l'incapacità di rilevare contraddizioni logiche nei discorsi e nelle narrazioni.
 
Una persona di una certa intelligenza convivere difficilmente con una molto più intelligente perché non tollera di aver sempre torto in caso di disaccordo.
 
Quando due intelligenze si incontrano, esse tentano di dialogare costruttivamente, ma il tentativo fallisce quando l’una si accorge che i presupposti e i pregiudizi dell’altra sono inconciliabili con i propri. E allora esse decidono di andare ognuna per la sua strada oppure l’una cerca di modificare l’altra affinché si adatti ai propri presupposti e pregiudizi, e a tale scopo cerca di demolire le idee altrui con argomenti che l’altra parte rifiuta di prendere in considerazione per un istinto di autodifesa e di conservazione.
 
Un uomo è più complesso, infinitamente più complesso dei suoi pensieri.
 
Bisogna essere molto intelligenti per fingersi stupidi.
 
L'intelligenza è il grado di complessità che si riesce a concepire.
 
Un tale, accortosi che i cretini erano la maggioranza, pensò di fondare il Partito dei Cretini. Ma nessuno lo seguì. Allora cambiò nome al partito e lo chiamò Partito degli Intelligenti. E tutti i cretini lo seguirono.
 
Per valutare l'intelligenza di una persona bisogna avere un'intelligenza uguale o superiore.
 
I poco intelligenti non amano coloro che parlano di intelligenza.
 
Aveva un cervello così piccolo che quando due pensieri si incontravano dovevano fare manovra.
 
Ma se si osserva, si vede che il corpo ha la sua intelligenza; ci vuole molta intelligenza per osservare l'intelligenza del corpo.
 
Fama e ricchezza, senza giudizio, non sono beni sicuri.
 
È inutile essere intelligenti se non si usa l'intelligenza per soddisfare i bisogni propri o altrui.
 
Fama e ricchezza senza l'intelligenza non sono possessi sicuri.
 
Nel non intelligente si trova cento volte più antipatia contro l'intelligente di quanto questo non provi per l'altro.
 
Per capire l'intelligenza di una persona bisogna essere almeno altrettanto intelligenti. Di conseguenza, dell'intelligenza di una persona possiamo capire solo una parte, quella che riusciamo a raggiungere con la nostra.
 
Intelligenza - facoltà di riconoscere la propria stupidità.
 
Attribuire ad una persona più intelligenza di quella che ha può condurre a fatali errori di comunicazione e interazione.
 
Siamo tutti diversamente intelligenti.
 
Ognuno adotta la filosofia più adatta alla sua intelligenza.
 
Un'intelligenza semplice non può capire un'intelligenza complessa.
 
Un po' di cultura e molta memoria, congiunte a una certa arditezza nelle opinioni e nell'andar contro ai pregiudizi, danno le apparenze di una grande intelligenza.
 
L'intelligenza artificiale è sgradevole e spaventosa per molti perché svilisce la loro intelligenza e istruzione, perché dimostra che una macchina può pensare, scrivere, argomentare, risolvere problemi, programmare meglio di loro. È un affronto alla propria autostima e la paura di divenire sempre più irrilevanti.
 
Meno si è intelligenti, meno si è capaci di valutare la propria intelligenza.
 
L'Intelligenza è la facoltà di creare artificialmente degli oggetti, specialmente arnesi per fare arnesi.
 
L'intelligenza non è ciò che si sa, ma ciò che si fa quando non si sa.
 
Siamo tutti diversamente intelligenti e ognuno valuta l'intelligenza altrui usando la propria.
 
La bellezza del corpo è una dote da animale, se non c'è intelligenza.
 
Se vuoi essere simpatico al tuo interlocutore, non fargli vedere che sei più intelligente di lui, anzi fagli credere di essere più intelligente di te. La gente ama tanto l'umiltà altrui.
 
È meglio non essere più intelligenti del necessario. L'intelligenza non deve essere fine a se stessa, ma aiutarci a soddisfare i nostri bisogni.
 
Invece di affermare che il proprio interlocutore è scarsamente intelligente (affermazione sempre offensiva), conviene dire che siamo diversamente intelligenti.
 
Certe persone molto intelligenti sono considerate stupide da chi non è abbastanza intelligente per valutare il loro grado di intelligenza.
 
Gli umani non sono abbastanza intelligenti per capire se stessi.
 
Ognuno ha ragione dal suo punto di vista, ma i punti di vista sono diversamente ampi. Infatti ognuno vede solo ciò che conferma le sue opinioni e che non mette in discussione la propria intelligenza.
 
I discorsi che esprimono un certo grado di intelligenza disturbano coloro la cui intelligenza è di grado inferiore, perché i meno intelligenti non sono in grado di capire tali discorsi e di conseguenza si sentono inadeguati.
 
Ci sono cose che soltanto l'intelligenza è capace di cercare, ma che da sola non troverà mai.
 
La mente intelligente è una mente curiosa: non è soddisfatta delle spiegazioni né delle conclusioni, e non si abbandona alla fede perché anche la fede è una forma di conclusione.
 
Scienziati e filosofi non sono tutti uguali: ognuno di essi è in parte geniale e in parte sciocco, in parte saggio e in parte stolto, in parte onesto e in parte disonesto, in proporzioni diverse da persona a persona.
 
Un alto grado di intelligenza tende a rendere un uomo asociale.
 
L'intelligenza è invisibile per l'uomo che non ne possiede.
 
Se pensi a una rosa non pensi a un dinosauro, né alla democrazia, a meno che qualcuno non ti presenti un quadro dove sono rappresentate quelle tre cose insieme.
 
La società è piena di individui che sopravvalutano la propria intelligenza. Ovviamente io potrei essere uno di loro. E voi?
 
The process of intelligent conduct is essentially a process of selection from among various alternatives; Intelligence is largely a matter of selectivity.
 
L'ironia è l'adrenalina dell'intelletto.
 
È segno di grande intelligenza sapere come nascondere la propria intelligenza.
 
L'intelligenza e la conoscenza non sono buone in sé, ma lo sono nella misura in cui contribuiscono alla soddisfazione dei nostri bisogni. Infatti esistono cattive intelligenze e cattive conoscenze, cattive in quanto causano sofferenze a certi esseri umani.
 
L'intelligenza umana indossa le più svariate maschere per nascondere la propria stupidità.
 
Tu non sei completamente intelligente e io non sono completamente stupido.
 
Nulla si raffina, tranne l'intelletto.
 
L'intelligenza emotiva è la capacità di comprendere e conciliare i bisogni e i desideri propri e quelli altrui.
 
Un quoziente intellettivo relativamente basso ti permette di godere della compagnia di tutti.
 
Per andare d'accordo con gli altri bisogna limitare la propria intelligenza ad un livello compatibile con quella altrui.
 
L'uomo è un animale che fa di necessità virtù, compresa la scarsità di intelligenza.
 
Intelligenza è fare le domande giuste al momento giusto.
 
Non conviene dire agli altri cose più intelligenti di quanto essi siano in grado di capire.
 
L'intelligenza non garantisce la saggezza, né la felicità.
 
Tra i motivi per cui molte persone inesperte di informatica hanno paura dell'intelligenza artificiale c'è il fatto che essa aumenta il potere dei tecnici e degli imprenditori informatici (i soli che capiscono come essa funziona), e diminuisce quello degli altri.
 
Essere considerati deficienti da deficienti è nell'ordine delle cose.
 
Non ci vuole molto ingegno per essere normali.
 
Intelligenza: facoltà di riconoscere la propria stupidità.
 
Una donna intelligente è una donna con la quale uno può essere stupido quanto vuole.
Paul Valéry
 
La maggioranza degli esseri umani non è abbastanza intelligente per capire i propri errori cognitivi.
 
Puoi evolvere in consapevolezza solo se continui a raffinare la tua intelligenza.
 
A proposito della presunta mancanza di creatività dell'intelligneza artificiale, il problema. a mio avviso, non è la qualificazione dell'intelligenza artificiale, ma di quella umana, che mi sembra per molti aspetti e per molte persone meno creativa di quella artificiale.
 
Un'intelligenza vivace ha sempre bisogno di nuovi stimoli, nuove forme, e mal sopporta le ripetizioni e ciò che è amorfo.
 
Il "senso della misura" è una capacità della mente umana distribuita in modo ineguale. Può difettare anche in persone altrimenti molto intelligenti. Ci sono persino persone che odiano i numeri e le misure, come se fossero la strada verso l'inferno dell'insensibilità e della freddezza emotiva, e sanno pensare solo in modo "qualitativo". Senza un maggiore senso della misura non ci salveremo. L'ecologia e l'economia sono questioni di numeri e di misure, oltre che di sentimenti e di cognizioni. Non c'è saggezza senza un adeguato senso della misura.
 
Ognuno usa la propria intelligenza per valutare la propria intelligenza. Non c'è da meravigliarsi se uno stupido si crede intelligente.
 
Una metaintelligenza è un’intelligenza che capisce i propri meccanismi e può cambiarli. Molti umani sono intelligenti, pochi metaintelligenti.
 
Forse io mi credo un uomo intelligente proprio e solo per questa ragione, che in tutta la vita non m'è mai riuscito di portare a termine nulla.
 
In tempi di crisi vengono messe pragmaticamente alla prova le intelligenze degli umani, specialmente quelle degli intellettuali di professione.
 
L'intelligenza non è una proprietà singolare, ma si può essere diversamente intelligenti in diversi contesti. In altre parole, ad esempio, una persona può essere superintelligente in un contesto A e imbecille in uno B, laddove un contesto è una particolare configurazione di idee a cui sono associate particolari risposte emotive e motivazionali, oltre che cognitive.
 
La maggior parte dell'umanità si è fatta sempre imbrogliare da sacerdoti, teologi, ciarlatani, cattivi filosofi, cattivi psicologi ecc. Di questo non si è mai preoccupata. Ora si preoccupa di essere imbrogliata da un computer?
 
La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante; la popolazione è in aumento.
 
Una delle sventure delle persone molto intelligenti è di non poter fare a meno di capire tutto: i vizi non meno che le virtù.
 
L'intelligenza è anche la capacità di distinguere tra i fenomeni e tra i concetti, ovvero di percepire le differenze nelle forme e nei contesti.
 
Un analfabeta sa di essere tale. Un analfabeta funzionale non sa di esserlo. Tuttavia l'analfabetismo funzionale non è una proprietà binaria (presente o assente) ma graduale da un minimo ad un massimo.
 
Ognuno sa che non tutti siamo ugualmente intelligenti (in senso cognitivo), ma nessuno accetta l’idea terrificante di avere un’intelligenza inferiore alla media, e di non essere perciò in grado di capire cose che altri capiscono. Infatti la maggior parte della gente sopravvaluta la propria intelligenza.
 
Un grande problema dell'umanità è che i meno intelligenti non riconoscono di essere tali.
 
L'intelligenza artificiale comporta dei rischi, ma l'intelligenza umana comporta rischi molto maggiori.
 
L'intelligenza delle specie animali più semplici non richiede un "sé".
 
Se il riccio avesse un po' di intelligenza, non avrebbe bisogno di armarsi di tante punte.
 
Misurare la forza è molto più facile che misurare l'intelligenza.
 
L'amore consiste nell'essere cretini insieme.
 
Per fare buon uso dell'intelligenza artificiale bisogna avere un sufficiente grado di intelligenza naturale.
 
È un pensiero terrificante sapere che una quantità di teste mediocri si occupano di cose realmente influenti.
 
Molti sopravvalutano la propria intelligenza, pochi la sottovalutano.
 
La diligenza maschera con scrupoloso zelo la mancanza d'intelligenza.
 
Un'intelligenza artificiale non è più intelligente né più sapiente dei dati con cui è stata istruita.
 
Questa epidemia è un test d'intelligenza. Sentire le diverse opinioni sulla pericolosità o banalità del virus, sulla sicurezza o nocività del vaccino, sulla legittimità o illegittimità delle misure di contenimento emanate dal governo, sui complotti mondiali per soggiogare e sfruttare la gente, fa capire come certe persone ragionano e sragionano.
 
Il comportamento intelligente è essenzialmente un processo di selezione tra varie alternative; l'intelligenza è soprattutto una questione di selettività.
 
Ogni essere umano sa fare bene certe cose (cioè risolvere bene certi problemi) e male o per niente certe altre. In tal senso si può parlare di intelligenza solo al plurale: le varie intelligenze (e stupidità) di una persona.
 
L'ingegno può coesistere con le superstizioni più grossolane.
 
I limiti stimolano l'ingegno, le libertà lo impigriscono.
 
Il fatto che l'intelligenza, o meglio, le intelligenze di una persona non si possano misurare, non impedisce che esistano notevoli differenze nei relativi gradi da persona a persona, e che ognuno di noi li misuri intuitivamente, consciamente o inconsciamente, in modo del tutto arbitrario.
 
Fra due parole bisogna scegliere la minore.
 
L'intelligenza di una persona disturba i meno intelligenti perché li fa sentire tali.
 
Non parlare di intelligenza con chi è meno intelligente di te.
 
L'arguzia è una qualità così splendente che chiunque l'ammira; molti mirano a essa, tutti quanti la temono, e pochi la amano, a meno che non la possiedano essi stessi. Un uomo deve avere una buona dose di arguzia egli stesso per sopportare una gran dose di arguzia in un altro.
 
Nulla nell'Universo può resistere all'ardore convergente d'un numero sufficientemente grande d'intelligenze raggruppate ed organizzate.
 
Una persona è tanto più intelligente quanto più alto è il grado di complessità dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti.
 
La tolleranza arriverà ad un tale livello che alle persone intelligenti sarà vietato fare qualsiasi riflessione per non offendere gli imbecilli.
 
Il ritardo nella reazione è necessario per il comportamento intelligente.
 
I meno intelligenti tendono a sottovalutare l'importanza dell'intelligenza.
 
Un modo sicuro per rendersi antipatici a qualcuno è dimostrare di avere un'intelligenza maggiore della sua.
 
Intelligenza: capacità di riconoscere la propria stupidità.
 
I tre quarti delle malattie delle persone intelligenti provengono dalla loro intelligenza.
 
Le grandi virtù dei tedeschi hanno creato più mali di quanti vizi abbia mai creato l'odio.
 
Un soggetto dotato di un'intelligenza molto superiore rispetto alle persone con cui interagisce può avere grandi difficoltà nelle interazioni stesse. Ciò è dovuto ad un'eccessiva differenza tra le rispettive visioni del mondo, ed è tanto più vero quanto meno gli altri riconoscono la superiorità intellettuale del soggetto.
 
I più intelligenti sono coloro i quali ammirano chi è più intelligente di loro.
 
L’emergenza Covid ha costituito un test di intelligenza funzionale. Molti non hanno superato il test, nel senso che non hanno capito la situazione in termini di probabilità di danni per sé e per gli altri, connessi alla vaccinazione, alla non vaccinazione, e all’uso e al non uso dei vari green pass. In altre parole, molti hanno dimostrato di non essere capaci di valutare la probabilità e l’entità del danno nei vari casi.
 
Più intelligenza avrai, più soffrirai.
 
I più intelligenti devono aspettarsi l'ostilità dei meno intelligenti, a meno che i primi non nascondano ai secondi la loro superiorità intellettuale.
 
Intelligenza è anche la quantità di cose interconnesse a cui uno può pensare contestualmente.
 
Quanto minore è l'intelligenza di una persona, tanto più semplice è la propria visione del mondo. Infatti l'intelligenza di una persona può essere definita come il grado di complessità a cui il proprio pensiero può arrivare.
 
Le persone fisicamente più deboli sono le più motivate a risolvere i problemi con l'intelligenza anziché con la forza.
 
La sensibilità è l’abito più elegante e prezioso di cui l’intelligenza possa vestirsi.
 
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