Da questo possiamo inferire una essere la omniforme sustanza, uno essere il vero ed ente, che secondo innumerabili circostanze e individui appare, mostrandosi in tanti e sí diversi suppositi.
Ogni produzione, di qualsivoglia sorte che la sia, è una alterazione, rimanendo la sustanza sempre medesima; perché non è che una, uno ente divino, immortale.
La natura per costume e per istinto è carnefice impassibile e indifferente della sua propria famiglia, de' suoi figlioli e, per così dire, del suo sangue.
Le leggi della conservazione dell’energia e della materia riguardano la sostanza più che la forma; ma i processi mentali, le idee, la comunicazione, l’organizzazione, la differenziazione, la struttura, sono questioni di forma più che di sostanza.
Esiste sempre un valore ottimale oltre il quale ogni cosa diviene tossica: l'ossigeno, il sonno, la psicoterapia, la filosofia. Qualsiasi variabile biologica ha bisogno di equilibrio.
Fuori e dentro di noi c'è un padrone (in piccola parte visibile e in gran parte invisibile) a cui non possiamo disobbedire. È la natura con le sue leggi.
Se ogni tua azione non si adegua al bene definito dalla natura, ma nello scegliere se agire o non agire fai riferimento a qualcos’altro, le tue azioni non saranno concordi con i tuoi discorsi.
Fenomeni interessanti accadono quando due o più pattern ritmici si combinano, e questi fenomeni illustrano molto bene l'arricchimento di informazione che avviene quando una descrizione si combina con un'altra.
L'appellativo «contro natura» è insensato, perché tutto ciò che esiste in natura è parte della natura, nel bene e nel male. Una distinzione utile è invece quella tra naturale e artificiale, dove artificiale è tutto ciò che è prodotto solo dall'uomo e che perciò non esisterebbe se l'uomo non esistesse.
Le particelle materiali isolate sono astrazioni, poiché le loro proprietà sono definibili ed osservabili solo mediante la loro interazione con altri sistemi.
A mio avviso, ogni cosa al mondo (compresa la coscienza, la mente, il cervello ecc.) è soggetto e oggetto allo stempo tempo, e le due nature non andrebbero studiate separatamente.